Biopool, il “Google” dei medici al servizio della ricerca

Nato nei Paesi Baschi dalla collaborazione fra Osakidetza, il Servizio Basco per la Salute, e Tecnalia, gruppo privato di ricerca, sviluppo e innovazione, Biopool muove i suoi primi passi agli inizi del 2013, grazie a un finanziamento dell’Unione Europea di 2,5 milioni di euro. L’obiettivo principale del progetto è la realizzazione di un network digitale di biobancheper i medici specialisti, che renda più agile lo scambio di dati fra professionisti e acceleri le diagnosi delle malattie più rare.

La piattaforma si occupa sostanzialmente di raccogliere tutte le immagini istopatologiche – degli organi malati – e metterle a disposizione di medici e ricercatori sul web. Il direttore scientifico della Biobanca Basca per la Ricerca, Roberto Bilbao, ha parlato di Biopool come di un “Google” per i medici, un motore di ricerca di immagini circoscritto all’ambito istopatologico.

I vantaggi prodotti da questo tipo di network sono numerosi, soprattutto se si considerano le ore che i medici spendono al telefono con le biobanche tradizionali. Racchiudendo le immagini istopatologiche all’interno del web, Biopool permette un risparmio di tempo e fatica notevole: lo specialista infatti deve solo cercare la foto, scaricarla in alta risoluzione e, se lo necessita, può anche richiedere un piccolo campione per la ricerca al microscopio. L’accesso alla rete è naturalmente vincolato a un rigido protocollo, che permette di proteggere dati di natura così sensibile.

Per il momento, il progetto rimane circoscritto all’ambito europeo. Attualmente Biopool è in uso tra i sette soci che compongono il consorzio: Osakidetza, i gruppi baschi Tecnalia, eMedica e Cultek, l’Università britannica di Brunel, la Biobanca Erasmus EMC dei Paesi Baschi e l’azienda informatica francese Pertimm SAS. Agli ideatori della piattaforma, però, non manca certo l’ambizione: l’obiettivo finale, infatti, è quello di estendere la rete a livello mondiale. Paesi come Australia e Giappone hanno già ampiamente mostrato il proprio interesse.

Durante il 2013, Bioopool ha scelto di concentrarsi su una specifica patologia, il cancro al colon, mentre per il prossimo anno è previsto un intenso lavoro di ricerca sul cancro al seno. Si tratta dei primi step verso la creazione di un sistema che possa ospitare il maggior numero possibile di patologie e di biobanche, andando a fornire la tanto sperata copertura mondiale. E allora buon lavoro Biopool!

[Fonte: El Mundo]

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