Ora è il momento di tornare grandi. Anche se l’avversaria non appare insormontabile la Juventus di Antonio Conte dovrà riprendere il difficile cammino della Champions League per ricomporre un puzzle molto complicato. L’aria europea è sempre bella da respirare e al momento sembrano esserci tutti gli ingredienti per approcciare la competizione nel modo giusto: convinzione, rosa migliorata, top player e rinnovata esperienza internazionale.
Contro il Copenaghen non si può rischiare un passo falso (come nella trasferta danese dello scorso anno contro il Nordsjælland, che finì 1 a 1), ma il turn over appare obbligatorio. A questo giro di maglie non parteciperà Pirlo che, secondo quanto detto dal mister juventino, non ha bisogno di riposo in questo momento. Considerando anche l’infortunio di Marchisio i bianconeri non possono permettersi di tener fuori due pedine fondamentali in mezzo al campo, anche se Vidal e Pogba sono giocatori di sicuro affidamento. Se Pirlo è certo di essere un campo non ha la stessa sicurezza Mirko Vucinic, perché Quagliarella era già pronto per la gara con l’Inter e stavolta è prevista la sua presenza al fianco dell’inamovibile Tevez.
Già, l’argentino infatti è diventato una pedina fissa nello scacchiere di Conte, una cosa insolita viste le abitudini del tecnico bianconero. Oltre all’innesto di Quagliarella ci sono buone possibilità di vedere Ogbonna nell’undici titolare al posto di Barzagli , visti i fastidi al ginocchio che il centrale ex Palermo ha accusato nel corso della sfida con l’Inter. Due undicesimi quindi sono pronti a cambiare anche perché sulle corsie laterali, altra zona del campo dove si potrebbe rifiatare, l’ennesimo infortunio di Pepe complica le mosse dell’allenatore della Juventus. Isla si è ritagliato uno spazio a San Siro ma non appare ancora in condizione ed è per questo che Lichsteiner e Asamoah appaiono inamovibili.
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JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Bonucci, Chiellini, Ogbonna; Lichsteiner, Pogba, Vidal, Pirlo, Asamoah; Quagliarella, Tevez. All. Conte