“If I don’t concentrate [on] film, no immortalization. […] I want to be better than Kelly and Astaire . . . the greatest ever.”
“Develop [undecipherable] 2 a year for 6 years . . . a movie a year for the next 5 years,” Jackson wrote. “Simon Fuller . . . call Fuller myself.”
Queste sono solo alcune delle frasi estrapolate dal diario segreto di Michael Jackson e decifrate con difficoltà a causa della calligrafia di non immediata lettura. Un film sulla sua vita per diventare “immortale“; emulare Fred Astaire e Jane Kelly o fare anche meglio, per rimanere “il più grande di sempre”. Questo il suo desiderio, così come traspare dalle pagine del diario riportate il 12 settembre scorso dal New York Post.
Simon Fuller, il creatore di “American Idol”, era la persona a cui Jackson avrebbe voluto affidare l’incarico per il suo film. Chaplin, Michelangelo e Walt Disney erano idoli per lui, per la ricerca della “perfezione” in ciò che facevano e la capacità innovativa.
Non solo sogni, anche disagi trapelano dal diario. Il documento, infatti, rivela anche quanto la star dipendesse dal suo medico, Conrad Murray (finito in carcere per quattro anni), per i farmaci che gli prescriveva per dormire. “Ho ancora bisogno di Conrad“, ha scritto Jackson.
Sulla base di particolari contenuti nel diario in cui Jackson accuserebbe la casa AEG, responsabile dei concerti della star, la famiglia dell’artista ha intentato una causa ai danni della compagnia chiedendo un risarcimento esorbitante – dai 4 ai 40 miliardi di dollari – per non aver fatto nulla per prevenire la morte del cantante nel 25 giugno del 2009.
La AEG si difende dicendo che gli scritti – visualizzabili nell’allegato che segue – non hanno data, pertanto non è chiaro cosa il cantante intendesse nei suoi appunti e a quale periodo si riferisse.
Ancora, dal diario emerge l’intenzione del cantante di lanciare una linea di merchandising, nello specifico limitata a soda e biscotti.
Piccoli dettagli, sogni, aspirazioni e malesseri: questo trapela dagli appunti sbiaditi di chi è rimasto immortale come sognava, tra le luci ed ombre che continuano ad accompagnarlo.