Seconda sconfitta consecutiva per l’Italia di Pianigiani a questi Europei di basket 2013. La Croazia di Jasmin Repesa, vecchia conoscenza del nostro campionato, mette in mostra tutto ciò che di buono aveva fatto vedere nelle partite precedenti e riesce ad avere la meglio su una nazionale azzurra in palese difficoltà fisica contro avversari di stazza così imponente.
Eppure la partenza dell’Italia è positiva, con un Datome in gran spolvero che buca con continuità il canestro avversario. Il ritmo di gioco è più lento del solito, i croati attaccano in modo prevedibile e il primo quarto si chiude con il punteggio di 17 a 8 per gli azzurri.
Il secondo periodo vede i nostri allungare sul +12 (massimo vantaggio), con un Diener sugli scudi. Il play americano con passaporto italiano mostra anche in questi europei sprazzi di classe degni della sua fama, segnando una tripla e smazzando un bell’assist per Cusin. Si sveglia Tomic, che prova a riportare sotto i suoi con l’aiuto di Bogdanovic, ma Diener colpisce ancora in arresto e tiro. A quel punto l’americano di parte croata, Dontaye Draper, esce dalla panchina e spinge i suoi a -6, ma i croati continuano a non segnare i tiri liberi e rimangono staccati di cinque punti grazie al solito Datome, che corregge l’ennesimo errore sugli scarichi dei nostri e ci tiene a +5 (36 a 31).
Dopo un bel canestro di Cinciarini da 3, il terzo quarto diventa un monologo croato. Bogdanovic bombarda da tre e Simon giganteggia in pick and roll, dove riesce sempre a trovare il modo di battere la difesa. Belinelli, dopo il buon inizio, mostra i suoi limiti come play e commette troppi errori, Gentile è inesistente e la circolazione di palla viene continuamente fermata a favore di soluzioni al tiro forzate. Il parziale di 16 a 0 (con sette minuti consecutivi senza canestri dal campo per Italia) è di quelli da spezzare le gambe e gli unici in grado di rispondere al dominio della Croazia sono Datome e Diener. Mai come oggi le carenze fisiche degli azzurri sono apparse in modo tanto chiaro, con Cusin e Melli in difficoltà anche negli appoggi più semplici e surclassati dalla potenza dai lunghi avversari.
Sempre Datome, solo Datome. Il fuoriclasse sardo segna in tutti i modi e dopo un buon rimbalzo offensivo di Aradori su libero di Cusin ci ritroviamo a -4 con due minuti sul cronometro. La Croazia è in difficoltà, le facce dei nostri avversari mostrano segni di timore, ma un brutto errore in schiacciata di Cusin e un fallo dello stesso lungo canturino nel momento più importante spezzano i sogni di rimonta azzurri.
La partita termina sul 76 a 68 per i nostri avversari, ma la sconfitta non pregiudica del tutto le nostre speranze di qualificazione ai quarti. Nel caso di vittoria della Slovenia contro la Grecia saremmo automaticamente qualificati, rendendo ininfluente la prossima partita contro la Spagna campione in carica.