La nazionale azzurra inizia nel peggiore dei modi la seconda fase degli europei di basket, in corso a Lubiana. I padroni di casa della Slovenia, che avevano già battuto l’Italia in un’amichevole pre-europeo, giocano una partita ad alto ritmo e dominano a rimbalzo, costringendo la nostra nazionale a subire la prima sconfitta col punteggio di 84 a 77. La potenza dei lunghi sloveni mette a nudo per la prima volta i difetti dell’Italia, finora nascosti dalla bontà della difesa di squadra e dalle prestazioni oltre i limiti dei lunghi.
Partenza ad alto ritmo
Inizia bene l’Italia, con Cusin a fare la voce grossa in difesa e in attacco con quattro punti, frutto di un canestro dai cinque metri e di una bella schiacciata su assist di Belinelli. La Slovenia reagisce subito con Goran Dragic e una tripla di Nachbar. Cusin commette il secondo fallo e viene sostituito da Melli, che inizia subito con una bella difesa e sul contropiede successivo Datome ci porta a +5 con una tripla (14 a 9). Belinelli oggi non è in gran serata, ma ci pensa Gentile a tenerci avanti con un canestro in penetrazione. Il gigante Vidmar mette in luce la leggerezza di Melli e segna quattro punti di fila e il primo parziale si chiude sul 21 a 18 per la nazionale di Pianigiani.
Il secondo parziale si apre con Gentile e Rosselli in campo e con una tripla impossibile di Zoran Dragic. L’Italia risponde con un parziale di cinque a zero, con una tripla di un Gentile dalla solita faccia tosta. I due fratelli Dragic sono in serata magica, segnano canestri difficili in penetrazione e solo un Datome versione Nba ci tiene a contatto (due triple per lui). La Slovenia domina a rimbalzo e costringe Cusin e Melli a tre falli ciascuno, che condizionano i nostri lunghi in difesa. Entra anche Magro, che fa il suo dovere, ma Goran Dragic è una furia e chiude con un arresto e tiro il secondo quarto, portando i suoi a +6 (39 a 45). Inarrestabili sotto canestro i padroni di casa, con gli azzurri troppo statici nell’uno contro uno e poco continui nel far girare il pallone. Il tiro da tre ci tiene a galla, ma da due la percentuale è a dir poco imbarazzante (29%)
Il fattore Dragic
Cusin inizia il terzo quarto con un canestro dalla media, prologo di un parziale di sette a zero che ci porta sul 48 pari. La Slovenia non ci sta e con un controparziale si riporta a +10 con Nachbar e Begic. Belinelli non è in serata (chiuderà con 11 punti, ma tre su quindici dal campo) e forza troppo e il solo Gentile (col suo inarrestabile uno contro uno ) non basta a tenerci vicini agli avversari.
Siamo sotto di sei punti, che diventano dieci a inizio quarto periodo grazie al solito Vidmar su rimbalzo offensivo. Diener da tre e Gentile ci riportano in corsa, Cusin lotta come un leone e grazie a loro l’Italia torna a -4, ma il figlio di Nando sbaglia la tripla del -1. A quel punto la Slovenia inizia ad accelerare con il solito imprendibile Dragic, Belinelli segna finalmente da tre e i tiri liberi ci tengono in corsa. Un erroraccio a rimbalzo regala due punti ai nostri avversari e il fallo in attacco di Aradori su Zoran Dragic chiude definitivamente la partita.
La sconfitta di oggi accorcia notevolmente la classifica, ma gli azzurri non devono mollare la presa. La partita contro la Croazia di Repesa (che nel pomeriggio ha distrutto la Finlandia) è già decisiva, e l’Italia ha bisogno di ritrovare subito il bandalo della matassa.