Siamo a metà settembre, non possiamo parlare certo di verdetti affidabili, ma alla luce delle prime giornate le squadre campane hanno preso un buon avvio per la conquista del palcoscenico nazionale del calcio a più livelli.
Abbiamo il Napoli: una squadra costruita per vincere. E’ finita l’era del “Napoli Provinciale”, quest’anno i partenopei si candidano a essere la vera e propria anti-Juve. Tutto questo grazie al suo presidente Aurelio De Laurentis che con una campagna acquisti di livello ha formato una squadra che può giocarsela con chiunque. Nonostante la partenza di Edinson Cavani, sono arrivati giocatori dello stesso livello come Higuain, Callejon, Albiol, Reina e non dimentichiamo l’allenatore Rafa Benitz, sbarcato in riva al Golfo a formare un Dream Team che fa riempire il San Paolo e sognare tutti i tifosi.
Ma dietro il Napoli c’è un grande fermento in terra campana. A cominciare dall’Avellino, neo-promossa in serie B e già nelle prime 3 giornate in testa con 7 punti (a parimerito con l’Empoli). Sembra assurdo pronosticare già da ora, ma se l’Avellino continuasse a giocare così, l’anno prossimo, si potrebbe anche pensare – e non sarebbe un’utopia – a un derby con il Napoli. Troppo presto, certo, ma intanto i tifosi si godono il primo posto e questa squadra capace di mostrare un gioco già maturo e di buona personalità.Una circostanza da ascrivere non solo a un allenatore emergente come Rastelli, ma anche una rosa che per metà è composta da giocatori regionali. Un mix di esperienza e gioventù, con annessa grande partecipazione anche emotiva alla causa che potrebbe portare al salto di qualità.
In Lega Pro il Benevento, dopo due giornate, è nella fascia alta della classifica e, nello stesso girone la Salernitata, pur avendo giocato una sola partita, è a punteggio pieno e non fa mistero delle ambizioni di salita. Sarà vera gloria per tutte e quattro? Non resta che aspettare.