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Categorie: Economia Tecnologia

Stampanti 3D, che boom! E nel 2014 averne una costerà meno di un iPhone

Published by
Gabriele Tascioni

La stampa 3D rivoluzionerà senza dubbio il nostro modo di vivere, di comprare e di lavorare.
Nel 2013 le vendite di stampanti 3D hanno avuto un’impennata del 29% rispetto all’anno precedente, e nel 2014 la crescita sarà ancora più ingente.
La stampa (o meglio la lavorazione) di questi oggetti avviene grazie all’utilizzo di cartucce particolari presenti nella stampante, dette “filamenti di stampa” che sono per lo più composte di materiali simili alla plastica.

Gli oggetti, che possono essere di qualsiasi tipo, vengono prodotti tramite un modello digitale sviluppato in CAD (Computer Aided Design), oppure tramite scansione laser.
Con la sovrapposizione perfetta di vari strati di polimeri si crea un materiale solido, che va a formare un oggetto avente tutte e tre le dimensioni indicate precedentemente dal software.

Appena le stampanti saranno diffuse in maniera omogenea tutti potremo andare in salone o in garage e creare una cover per I-Phone, un paio di occhiali da sole o una bicicletta, dopo aver lavorato sul modello desiderato.
Per lavorare un oggetto basta infatti collegarsi a un database attraverso computer o smartphone, scegliere il progetto a cui si è interessati e inviarlo alla stampante; ma è possibile anche personalizzare questi “progetti base” o, addirittura, creare da zero un oggetto che ci passa per la mente.

E oggi quanto costa averne una? Al momento la più economica sul mercato costa 347 dollari, ma a breve i prezzi potrebbero abbassarsi ancora.
Il successo ottenuto dal sito americano KickStarter.com (che viene usato per finanziare progetti creativi) è stato stupefacente, con un numero di acquisti da record. Sono state messe sul mercato 3500 stampanti per il primo ciclo di vendita.

Solo nei primi 10 minuti dall’apertura del negozio online, sono stati incassati 100.000 dollari e in poche ore il ricavato totale ha superato il milione e mezzo.

Negli ultimi 12 mesi gli esperimenti “particolari” effettuati tramite stampanti 3D sono stati innumerevoli.
Per esempio, un ingegnere meccanico americano ha provato a creare una pizza con la stampante tridimensionale, mettendo cibo in polvere nelle cartucce.
Il proprietario ed il veterinario di una papera nata con malformazioni hanno invece deciso di costruire, con la stampante, una protesi in gomma utilizzata per far camminare senza difficoltà l’animale.

Ma grazie all’invenzione della stampa in tre dimensioni si stanno facendo progressi anche in campo medico.
Come esempio di questi miglioramenti possiamo prendere un Team dell’ospedale pediatrico di Zurigo. Questa equipe di medici ha infatti ricostruito la pelle di un bambino ustionato usando una “3D Printer”, dopo aver coltivato le cellule del bimbo stesso e averle inserite nel dispositivo.

L’arrivo della stampante 3D è una svolta epocale, che cambierà radicalmente sia la nostra vita di tutti i giorni sia il mondo dell’industria, che probabilmente vedrà crollare gran parte delle vendite.
Questa è una grandissima innovazione sotto tutti i punti di vista, ma certamente bisogna stare attenti agli effetti negativi che una diffusione di questi dispositivi potrebbe comportare.

La paura più grande (soprattutto tra le autorità) è che grazie a questo dispositivo tecnologico, tutti potenzialmente potrebbero creare una pistola perfettamente funzionante, ed essendo costruita in plastica essa supererebbe i metal detector senza difficoltà. In America già si lavora per arrivare alla soluzione di questo problema il prima possibile.
Ma dovranno fare in fretta: la tecnologia avanza, e le stampanti hanno già conquistato il mondo del marketing.

Published by
Gabriele Tascioni