Se sul terreno di gioco il re della finale maschile di Wimbledon 2013 è stato Andy Murray, sugli spalti, tra gli spettatori vip, sono state le immagini delle esultanze entusiastiche di Gerard Butler e Bradley Cooper ad attirare l’attenzione dei presenti e del pubblico da casa.
Seduti l’uno accanto all’altro, a pochi metri di distanza da Coleen e Wayne Rooney, Victoria Beckam e il primo ministro britannico David Cameron, gli attori di Hollywood non sono certo passati inosservati.
Durante tutto il match che ha visto trionfare un tennista britannico nel torneo 77 anni dopo Fred Perry, Bradley e Gerard, vestiti praticamente uguali nei loro completi blu con tanto di cravatta in tinta, da buoni vecchi amici, non hanno smesso un attimo di ridere, farsi foto col telefonino, commentare le azioni di gioco ed esultare ogni volta che Murray metteva a segno un colpo vincente. Soprattutto Butler, che da scozzese, ha supportato con trasporto il suo connazionale, tradendo per una volta il suo grande amico Novak Djokovic. Chissà cosa deve aver pensato la povera Suki Waterhouse, la baby fidanzata 21enne della star di Una Notte da Leoni, tagliata completamente fuori da quella che i tabloid americani amano definire “bromance”, una complice e stretta amicizia tra due uomini, così stretta che alla donna non resta altro che rassegnarsi ad essere il terzo incomodo.
E poi, comunque, si sa, lo sport è quasi sempre “cosa da uomini” e la bionda modella ne aveva già avuto prova venerdì durante la semifinale tra Andy Murray e Jerzy Janowicz, quando ogni suo tentativo di distrarre l’attenzione del compagno a suon di smancerie è miseramente fallito. Le è andata peggio alla finale, perché se durante la gara tutte le attenzioni del suo fidanzato erano rivolte all’amico, a match concluso nemmeno il tempo di tirare un sospiro di sollievo che Bradley aveva già trovato un’altra distrazione: il suo telefono cellulare.