Doveva essere lo Spazzatour del M5s, un viaggio denuncia dei parlamentari grillini nella Terra dei Fuochi, in realtà mancavano solo gli ombrellini per i turisti e il pranzo al sacco per fare una scampagnata come la buona tradizione vuole. I luoghi della Campania dove ogni giorno tonnellate di rifiuti vengono smaltite in modo lecito e non, dove ogni giorno le patologie tumorali sono in aumento, sono stati meta di un tour turistico che ha lasciato ai partecipanti tante fotografie.
Itinerario
Ore 9:00 Partenza prevista dall’Hotel Ramada di via Galileo Ferraris, destinazione discarica Lo Uttaro
Ore 11:00 Situazione immutata, i pullman non partono
Ore 11:30 Corsa sfrenata dei pullman sulla corsia di emergenza con tanto di ok della polizia. Spielberg si sarebbe emozionato e avrebbe fatto il sequel di Duel
Ore 12:30 Toccata e fuga alla discarica di Lo Uttaro. Tempo per rendersi conto dell’emergenza, 5 minuti. Tempo effettivo per le riprese, 2 minuti. Siamo in ritardo per la seconda tappa, si va via
Ore 13:00/14:00 Qualcuno che ha scelto di venire con la macchina si perde per strada. Una bella signorina ferma le auto offrendo mozzarella. E su questo l’animo grillino non ha dubbi: il panino con la mozzarella s’adda fare, la discarica di San Tammaro invece può aspettare
Ore 14:30 Si visita la discarica di Taverna del Re. Da lontano i giornalisti scattano fotografie, pardon la maggior parte sono attivisti. Si sorride, si controlla che lo scatto sia venuto bene, poi ancora un altro e subito su Facebook. Prima ci si scattava le foto dietro a una opera d’arte, adesso non è più di moda. La nuova frontiera dell’arte moderna? Le ecoballe
Ore 15:00 Stiamo per andare a mangiare una “pasta al percolato”, ce lo dice Roberto Fico con il megafono. I grillini hanno il sense of humor. Ma prima si dà una occhiata dal pullman a una discarica abusiva ai bordi della strada, perché si sa l’impegno viene prima della fame
Ore 15:10 Si entra nella tenuta Antichi Sapori di Villaricca. Si mangia pasta al forno, per secondo mozzarella rucola, olive e scaglie di parmigiano. Mentre a Caivano Don Patriciello inizia a perdere le staffe: voci di corridoio dicono che anche quella tappa sta per saltare. A tavola sono in 226 tra giornalisti, politici e attivisti. Io non mangio
Ore 16:00 Arriva il mal di pancia. Chi deve pagare il conto? Tutti si mettono attorno a Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera, perché non si riescono a raccogliere i soldi, si chiede consiglio al più saggio. Gli attivisti sono contenti. Hanno pagato solo 10 euro per pranzo più visita alle ecoballe, mica male. Alla fine il M5s paga il conto per tutti. Sì, paga anche per i suoi nemici: i giornalisti. Anche la stampa “cattiva” è felice.
Ore 17:00 Addio al Parco verde di Caivano, Don Patricello adesso è sul serio nero. Resta da fare inceneritore di Acerra e Ponticelli, ma ormai sono rimasti in pochi.
Ore 1:30 Mi spiace per l’occasione persa della giornata, l’idea era buona e anche lo scopo dello Spazzatour, anche se si è rivelato solo una passerella.
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Polemiche del giorno dopo
I M5s si lamentano con un tweet: “Se 100 parlamentari Pd-Pdl fossero andati a informarsi nella Terra dei Fuochi avremmo avuto diretta a reti unificate, più la Cnn”. Ma se denigrate e accusate la stampa, cosa vi aspettate?
Conclusioni
Una domanda mi assilla: se i grillini non sono stati in grado di organizzare una gita turistica come faranno a ‘cambiare’ il parlamento? Adesso non rispondete che sono giovani e inesperti perché mi incazzo
Costi
10 euro: pullman – visita terra dei fuochi – pranzo
Noleggio pullman D’Agostino Tour 50 posti, 300 euro al giorno