A poco più di un mese dal termine della terza stagione di Game Of Thrones, si moltiplicano le bizzarrie e le caricature create da fans e appassionati della saga fantasy.
L’ultima, in ordine di apparizione, è il boom di neonate negli Stati Uniti chiamate Khaleesi, l’appellativo di regina appartenente al personaggio di Daenerys Targaryen, tra i principali protagonisti della saga, interpretata dalla bellissima Emilia Clarke.
Un tempo erano Ridge e Brook i nomi prescelti per rovinare la vita scolastica alle nuove generazioni. Poi ci siamo evoluti. Guardavamo sempre meno fiction e più programmi di gossip, così sono arrivati i vari Chanel (ispirato alla prole Totti + Blasi) o Nathan (ispirato alla prole Briatore + Gregoraci). Ma oggi, a metà 2013 ci siamo superati. Non più soltanto mode chic del momento, ma anche nomi inesistenti nella realtà, frutto della mente contorta di un sadico scrittore del New Jersey, tale George R. R. Martin, crudelissimo autore (e chi ama la saga sa perché) delle Cronache del ghiaccio e del fuoco.
Insomma, adesso ci ritroveremo in giro al supermercato, alla posta, a scuola o in ufficio un’orda di Khalese pavoneggianti o umiliate dal fardello genitoriale; e meno male solo quello. Essi, perché se proprio vogliamo dirla tutta, la Khalese di Got, è anche la fiera e maestosa madre dei draghi, quelle tenere creaturine delle fiabe che, a mò di animaletti domestici, sorvolano con gigantesche ali un intero paese, sputando fuoco e fumo dalle graziose e tenere narici.
Beh, se si vuole infondere un senso di maestosità e fiducia in se stessi alla propria figlia, non c’è che dire, il nome Khalese è il più azzeccato. In fondo, vale sempre la massima: il destino nel nome!
A rivelare la curiosa notizia è il blog Babynamewizard che riferisce di ben 146 bambine chiamate come la Regina dei draghi del Trono di Spade.
E’ ormai chiaro che la saga è entrata a pieno titolo nella cultura pop-nerd dei nostri giorni. Non solo un fenomeno editoriale e televisivo cult, ma una vera trasformazione di costume, tanto da coinvolgere anche povere anime innocenti, costrette a ricordare per tutta la vita il fanatismo giovanile dei genitori.
Ma il delirio per l’opera di Martin non finisce qui!
Sui vari social fioccano costantemente video, post, spoiler e analisi più che approfondite a tema GOT. Un’onda in piena che soltanto dopo la messa in onda della nona puntata della terza stagione, ha riempito per un’intera giornata Facebook e Twitter con milioni di commenti e discussioni, tanto da far intervenire lo stesso Martin sull’episodio, obbligato a spiegare il perché di determinate scelte narrative.
Il Trono di Spade è un trend tipic che difficilmente sparirà dalla scena web internazionale, almeno per quest’anno. E siamo sicuri che continuerà a esserlo fino a che, il sadico scrittore non deciderà di mettere fine alla suspense, pubblicando finalmente l’attesissimo ultimo libro. Cosa che tutti noi, ci auguriamo avvenga presto, prima d’incontrare altri innocenti dal nome Tywin Cannavaciolo, Stannis Rossi o Theon Esposito.
A testimonianza della pazzia collettiva attorno a Got, eccovi alcuni esempi di video caricati negli ultimi giorni. A beneficio d’inconsapevoli scampati al vortice del “ghiaccio e del fuoco”.
Il meraviglioso canto di Hodor!
Un omaggio ai fulgidi anni 90′.
Una versione animata non propriamente adatta ai bambini, con finali alternativi apprezzati da chi ha pianto per il destino dei personaggi amati.