E’ mancato all’età di 87 anni Richard Matheson, l’autore di romanzi horror e fantascienza di grande successo. Duel e Io sono leggenda sono due dei titoli più noti dell’autore; quest’ultimo, in particolare, è stato di recente portato al cinema con grande successo da Willy Smith.
Matheson è nato nel ’26 in una cittadina del New Jersey ma è cresciuto a Brooklyn con tutte le influenze e le svariate opportunità che un quartiere così vibrante di New York poteva offrire. Iniziò a scrivere negli anni 50’ e da quel momento non ha più smesso, tessendo anno dopo la rete di una carriera solida e di grande successo. Sessant’anni di storie e piccoli racconti prestati anche al cinema e in tv. Io sono leggenda è l’esempio perfetto di questo connubio eccellente tra le pagine immaginifiche dei suoi romanzi e l’effetto dirompente del cinema. E con lui altri titoli di richiamo furono adattati per il cinema. L’ultimo uomo della Terra, ad esempio, proiettato nel 64′ e interpretato da un attore simbolo dell’horror di quegli anni, Vincent Price. Ma anche Occhi bianchi sul pianeta Terra con Charlton Heston del 71′ e il già citato Io sono leggenda con Will Smith del 2007.
Richard Matheson fu anche sceneggiatore di molti episodi di serie cult come Ai confini della realtà, Cronache marziane e Alfred Hitchcock Presenta. Un ruolo, quello di sceneggiatore, che piano piano ha preso il sopravvento su quello di scrittore. Negli ultimi anni, si contano di suo pugno ben 80 sceneggiature per cinema e televisione.
Negli autori di genere di oggi troviamo molte influenze e citazioni alle opere di Matheson. Uno su tutti è il prolifico Stephen King che nel 2006 scrisse, in suo omaggio, il romanzo Cell. Steven Spielberg, un maestro della fantascienza al cinema, cominciò la sua carriera proprio con un film ispirato al suo romanzo Duel.
Queste sono le parole del regista in ricordo dello scrittore appena scomparso: . “La sua immaginazione ironica e iconica ha creato grandi storie di fantascienza e mi ha dato la prima opportunità – ha affermato Spielberg – I suoi Ai confini della realtà erano tra i miei preferiti e di recente aveva lavorato con noi a Real Steel. Per me è della stessa categoria di Bradbury e Asimov”.