Pochi film sono riusciti a terrorizzare generazioni intere di spettatori lasciando un segno indelebile che nemmeno i mal riusciti tentativi di imitazione negli anni, sono riusciti a scalfire. Era il 19 giugno del 1973 quando L’Esorcista venne accolto dal pubblico americano, tra attacchi di panico, svenimenti in sala e isteria collettiva.
La trama, tratta da un romanzo di William Peter Blatty, è stranota: in un sito archeologico in Iraq viene dissotterrata una statuetta raffigurante un volto demoniaco, alla presenza di un anziano sacerdote, Lankaster Merrin (Max Von Sydow). Al suo ritorno in patria, l’anziano prete viene accolto dal giovane Padre Karras, che gli presenta il caso di Regan (Linda Blair), una bambina dai comportamenti inquietanti a cui nessuno degli specialisti consultati dalla madre Chris (Ellen Burstyn), è riuscito a venirne a capo. Non resta che sottoporre la bambina ad un esorcismo, ma non tutto andrà secondo i piani.
Il crescendo di tensione nella sequenza finale dell’esorcismo, scandito da scene raccapriccianti al limite della blasfemia, che ancora oggi come allora provocano un orrore che trascende quasi nel disgusto, ci catapulta in una dimensione di inquietudine che risveglia le nostre paure più profonde e primordiali: il demonio, il male assoluto che si annida tra noi, pronto a colpirci al minimo segno di debolezza. Quarant’anni dopo, la pellicola di William Friedkin, considerata dai più come il vero caposaldo del genere horror, torna nelle sale, per un giorno, restaurato e digitalizzato nella sua versione integrale, quella del Director’s cut, con 11 minuti di scene terrificanti eliminate dall’edizione che noi tutti conosciamo, tra cui la memorabile “Spider Walk” in cui la Blair scende le scale in modo inusuale. E per celebrare questa occasione, vi riportiamo alcune di quelle curiosità sulla pellicola che hanno contribuito a creare la cosiddetta “Maledizione dell’Esorcista”.
1) UN SET POSSEDUTO. Dopo due giorni di riprese, un cortocircuito mandò a fuoco gran parte della strumentazione e della scenografia. Ancora oggi non è stata trovata una causa che potesse spiegare l’incidente. Le riprese continuarono, ma costellate sempre da piccoli o grandi contrattempi, come la sparizione della statuetta del demone assiro Pazuzu che, spedita in Iraq finì a Hong Kong, e i seri problemi di salute capitati a Ellen Bursty che si slogò collo e Linda Blair che si ruppe alcune vertebre della schiena. Coincidenze? Suggestioni? Fatto sta che a fine riprese Friedkin pretese un esorcismo per liberare il set da eventuali spiriti maligni.
2) MORTI MALEDETTE….La maledizione che aleggia attorno all’esorcista non ha a che fare solo con i numerosi incidenti di percorso che ne caratterizzarono la produzione, ma anche con una serie di morti in un modo o nell’altro associate alla pellicola. In particolare, almeno sei furono le persone appartenenti al cast che lavorava al film morte durante le riprese e prima della release del film. Vasiliki Maliaros – la madre di Padre Karras – morì poco prima che il film venisse distribuito in sala, ma avendo già 90 anni la notizia non suscitò clamore. Più inquietanti furono le dipartite di un guardiano notturno del set, il figlio appena nato di uno dei tecnici, l’addetto alla refrigerazione del set nonché quella di Jack MacGowan che seguì la fine del suo personaggio (Burke Denning muore precipitando da una scala), stroncato dalle conseguenze di un’epidemia influenzale. Altre due morti ricollegabili sono poi quella del fratello di Max Von Sydow e quella del nonno di Linda Blair.
3) SEGNALI INQUIETANTI. Durante la première italiana del film, al cinema Metropolitan di Roma, vicino Piazza del Popolo dove si trovano le chiese “gemelle” di Santa Maria dei Miracoli e Santa Maria in Montesanto, un fulmine colpì una delle croci in ferro delle chiese che cadde in mezzo ad una piazza, per fortuna vuota grazie a un forte temporale. Ma lo spavento tra la gente che si trovava in fila per entrare nel cinema fu tanto. Quel fatto, come ricordò lo scrittore Joe Hyams presente alla proiezione assieme a William Friedkin, fu “la cosa più sinistra che sia mai successa” intorno al film.
4) ISTERIA COLLETTIVA. Durante una delle prime proiezioni del film, uno spettatore si ruppe la mandibola urtando con la poltrona posta di fronte a lui. Per questo motivo intentò una causa legale contro la Warner Bros. e gli autori del film, sostenendo che l’incidente era stato causato da alcune immagini subliminali apparse nel film. Lo studio risolse la controversia con un risarcimento economico. Ma non fu un caso isolato, perché in molte sale si riscontrarono episodi di panico collettivo tanto che i medici dovettero vietare il film ai malati di cuore.
5) MINACCE DI MORTE. La Warner Bros. fu costretta ad assegnare della guardie del corpo a Linda Blair, a causa di alcune minacce di morte giunte da dei fanatici religiosi. Questa misura si protrasse per ben sei mesi dopo la l’uscita del film.