Il conto alla rovescia si avvicina alla data X. Fra meno di due giorni migliaia di studenti in tutta Italia affronteranno la prima prova dell’esame di maturità. E come ogni anno, la rete “ribolle” tra voci non meglio identificate di qualche esperto dell’ultima ora o di qualche genio improvvisato dei pronostici.
Se siete così disperati da volerci credere, fate pure. Ma prima di continuare, una precisazione è d’obbligo. Quella delle tracce in rete è una bufala intramontabile. Fregare il sistema e scoprirle in anticipo è impossibile. Nessuna “gola profonda” del MIUR, nessuna telefonata in Australia né il più bravo degli hacker potrà salvarvi: le tracce, quelle vere, le saprete solo la mattina dello scritto, quando verranno aperti i plichi telematici.
Meglio studiare che sperare in un miracolo insomma, se si pensa che provare a orientarsi nel marasma di nomi circolati su internet in questi giorni è solo uno spreco di tempo e di energie, che fareste meglio ad impiegare in qualcosa di più costruttivo. Ciò non ci vieta di provare ad indovinare argomenti e autori papabili. Leggendo tra i vari social network e siti specializzati in pole position quest’anno c’è Giuseppe Ungaretti (uscito l’ultima volta nel 2011), insieme a Italo Svevo (2009), Luigi Pirandello (2003), e Salvatore Quasimodo (2002) per l’analisi del testo. Escludendo Montale, uscito lo scorso anno, qualcuno parla anche di Gabriele D’Annunzio (assente dal 2001), Umberto Saba, visto il 130esimo anniversario della sua nascita, e Giovanni Boccaccio: il 2013 è il 700mo anniversario del “Decameron”. Il criterio seguito è solitamente quello della scelta di un autore noto e un testo poco noto. Per quanto riguarda il saggio breve e l’articolo di giornale (traccia B), il tema storico (traccia C) e il tema di attualità (traccia D) meglio prestare attenzione agli eventi importanti degli ultimi anni, ad anniversari e ricorrenze. Seguendo questa logica gli argomenti potrebbero vertere sulla crisi e lo sviluppo sostenibile, siccome il 2013 è l’anno europeo contro lo spreco, ma ci sono anche i 30 anni dalla nascita di Internet, un tema peraltro proposto già nel 2012, e la condizione femminile in una società dove ormai, purtroppo, la violenza contro le donne è all’ordine del giorno; non è nemmeno da escludere una traccia sull’Europa, che quest’anno potrebbe riguardare il percorso verso l’integrazione, o l’elezione del nuovo Papa Francesco succeduto al dimissionario Ratzinger; la recente scomparsa di Rita Levi Montalcini potrebbe essere il pretesto per chiedere agli studenti di riflettere sull’apporto delle donne nei progressi scientifici nel ‘900. Nel quadro delle ricorrenze, spiccano i 50 anni dalla morte di Papa Giovanni XXIII e dall’uccisione di John Fitzgerald Kennedy, due figure notevoli nella Guerra Fredda, dal celebre discorso “I have a dream…” di Martin Luther King e dal primo LP dei Beatles.
Dando uno sguardo alle tracce degli anni passati, si può notare che nell’analisi del testo vengono proposti solo autori del ‘900, diffusamente trattati nel programma scolastico. Il criterio seguito nella scelta, come si è lasciato sfuggire in un’intervista l’ispettore Luciano Favini, l’uomo a capo del pool di esperti che crea le tracce da sottoporre al Ministro dell’Istruzione, è sempre lo stesso: un autore molto noto e un testo poco noto. Quanto all’attualità, gli argomenti non sono mai troppo recenti poiché le tracce vengono scritte circa sei mesi prima della maturità; e non vengono nemmeno mai toccati argomenti che potrebbero dare adito a discussioni come la religione o la politica. Si tiene conto del momento storico e anche dei rapporti diplomatici del nostro paese. “Per parlarci chiaro – dice Favini –: un tema come la guerra in Siria o sul genocidio degli armeni, preferiamo evitarlo”.