Il Grande Fratello sta per tornare. Non che ne sentissimo la mancanza, a dire il vero. Ma dopo un anno forzato di stop, dovuto al grave calo di ascolti dell’ultima edizione e a una credibilità ormai in caduta libera, il padre di tutti i reality show si prepara a tornare in onda, da gennaio 2014, sempre su Canale 5.
Quali saranno le novità escogitate dagli autori per ridare lustro e smalto ad un format ormai stanco e abusato? Nei mesi scorsi si era parlato anche di un cambio al timone per l’edizione numero tredici. Barbara D’Urso, Silvia Toffanin e Ilary Blasi i nomi più gettonati per rilanciare lo show che in passato ha regalato fama e successo agli allora illustri sconosciuti, Luca Argentero e il compianto Pietro Taricone.
Ma come anticipa Tv Sorrisi & Canzoni, ci sarà di nuovo Alessia Marcuzzi alla conduzione del reality dell’ammiraglia di Mediaset. Non si tratta di una notizia ufficiale, ma le probabilità sembrano piuttosto elevate. Del resto, la conduzione della Marcuzzi non è mai stata veramente in discussione. Escludendo l’ultima stagione, in otto anni con lei alla guida, il GF ha sempre funzionato bene in termini di ascolti. Evidentemente sono i meccanismi e le dinamiche all’interno della casa a non attirare più il pubblico. Ecco perché nella prossima edizione la famosa porta rossa si aprirà solo per 15 concorrenti, ed è questo il cambiamento più radicale che verrà introdotto. In dodici edizioni, infatti, il numero degli inquilini della casa più spiata d’Italia è andato aumentando di anno in anno, dai 10 della prima edizione fino ai 36 dell’ultima. Un numero troppo eccessivo che, tra entrate, uscite, ripescaggi e il ritorno di vecchie glorie, ha reso il gioco fin troppo confusionario con conseguente disaffezione del pubblico.
Altro cambiamento riguarderà molto probabilmente anche la stessa scelta dei concorrenti (i cui provini sono tuttora in corso, le prossime date consultabili sul sito www.grandefratellocasting.it): non personaggi in cerca di fama ma persone vere e genuine, un po’ come lo erano quelli della prima edizione. Infine, non verrà replicato l’esperimento della permanenza prolungata fino a 6 mesi, ma si ritornerà ai tradizionali 100 giorni, meno controproducenti in termini di ascolti.