Era nel giugno del 1938 che Superman fece la sua prima apparizione ufficiale sulla copertina del primo numero di un nuovo comic book chiamato Action Comics. Il primo grande supereroe della storia dei fumetti nacque dalla matita di Joe Shuster e dalla mente di Jerry Siegel, i due tipici “nerd” americani che per cinque anni bussarono invano alla porta di ogni editore, prima che la National Allied Pubblication (che poi diventerà DC Comics) decise che per il mondo era arrivata l’ora di conoscere l’Uomo d’Acciaio in calzamaglia blu e mantello rosso, l’alieno venuto da Krypton che si nasconde dietro gli occhiali del timido e dolce Clark Kent.
Patriottismo ed eroismo dominavano le prime storie di Shuster e Siegel, del resto nel clima del New Deal Superman incarnava i valori del nuovo “sogno americano” e la nascente super potenza mondiale non ha difficoltà ad identificarsi con il suo “superuomo” onnipotente, indistruttibile e immortale, ma anche giusto, buono e sensibile, che mette i suoi superpoteri a servizio di chi ne ha bisogno.
Il successo del fumetto è da subito inarrestabile. Secondo le stime dell’epoca il primo volume di Action Comics vendette 130mila copie su una tiratura totale di 202mila per un prezzo di 10 centesimi. Oggi quello stesso volume è un pezzo rarissimo da collezione, recentemente venduto all’asta per oltre 2 milioni di dollari. 75 anni dopo Superman ha mantenuto intatto tutto il suo appeal, ma se oggi è ancora un’icona leggendaria dell’immaginario collettivo e un pezzo importante del patrimonio culturale di mezzo mondo, lo si deve forse al cinema. Il 20 giugno uscirà il reboot della saga cinematografica di Superman firmato da Zach Snyder, L’uomo d’acciaio, ma il primo film sul supereroe col mantello rosso (sconosciuto ai più) risale al 1951. Anche se, nell’immaginario di tutti, il “vero”, unico e inimitabile uomo d’acciaio del grande schermo è quello del compianto Christopher Reeve protagonista nella tetraologia di Superman iniziata nel 1978. In attesa di vedere se Henry Cavill è stato in grado di raccoglierne l’eredita, facciamo un riepilogo dei film in cui è apparso il supereroe della Dc Comics.
SUPERMAN AND THE MOLE MEN (1951)
La pellicola in questione – diretta da Lee Sholem e interpretato da George Reeves – è abbastanza trascurabile se non fosse che ha ispirato una serie televisiva che ha riscosso un discreto successo in quel periodo, Adventures of Superman, trasmessa sulla ABC dal 1952 al 1958, interpretata dallo stesso cast del film.
SUPERMAN (1978)
Il Superman di Richard Donner, il primo dei quattro film che compongono la saga interpretata dall’attore-icona Christopher Reeve, è a tutti gli effetti considerato il capostipite dei cinecomic. Nel cast, oltre a Reeve, ci sono Gene Hackman nel ruolo di Lex Luthor, Glenn Ford in quello di Jonathan Kent, e Marlon Brando in un cameo dove interpreta Jor-El, padre naturale di Superman. Costato 55 milioni di dollari (una cifra considerevole all’epoca) ne guadagnò oltre 300 milioni in tutto il mondo, vincendo un Oscar per gli effetti speciali.
SUPERMAN II (1980)
Dopo l’enorme successo del primo capitolo, Superman torna nuovamente sul grande schermo nel 1980 sempre col volto di Christopher Reeve e con gran parte del cast originario (tranne che per l’esoso Marlon Brando, il cui compenso nel primo film aveva sfiorato i 19 milioni di dollari!). Il primo e il secondo film vengono in pratica girati back to back, come se fossero due parti di una stessa pellicola. Gran parte del sequel viene diretto ancora da Richard Donner (autore del 75% delle scene), ma per problemi con lo studio di produzione, Donner verrà sostituito da Richard Lester che dà al film un tono spiccatamente umoristico. Nonostante la produzione tormentata, il film ottiene comunque un discreto successo, tanto che alcuni critici lo giudicarono addirittura migliore del primo. Tutto il materiale girato da Donner verrà montato in Superman II – The Richard Donner Cut, che costituisce la versione originale del film, uscita direttamente in DVD.
SUPERMAN III (1983)
Richard Lester viene chiamato a dirigere anche il terzo capitolo di Superman, ma dal cast originario scompaiono personaggi importanti come Zod e Lex Luthor, anche la stessa Lois Lane appare solo in poche scene. In questa nuova avventura l’uomo d’acciao che ha sempre il volto di Christopher Reeve deve affrontare un genio informatico interpretato da Richard Pryor e la sua nemesi, la kryptonite, che lo trasforma brevemente in una versione cattiva di se stesso. A differenza dei primi due, questo terzo film viene stroncato dalla critica per l’eccessiva componente comica lontana dal fumetto originale, e anche al botteghino le cose non andarono come previsto, soprattutto in madrepatria dove incasso poco meno di 60 milioni di dollari.
SUPERMAN IV (1987)
Il mezzo flop di Superman III non scoraggia i produttori dal realizzare un quarto capitol della saga, sempre con protagonista Christopher Reeve che con questo film si preparava ufficialmente a svestire mantello rosso e calzamaglia blu. Nonostante il ritorno di alcuni degli attori/personaggi presenti nei primi due episodi, tra cui Gene Hackman/Lex Luthor e Margot Kidder/Lois Lane, il film non riscosse il successo sperato. Il considerevole taglio nel budget, con conseguenti effetti speciali non all’altezza degli altri film, nonché l’eliminazione di molte scene che resero la trama piena di lacune fecero fallire l’obiettivo di riportare la saga ai fasti del primo film, costando invece pessime critiche e un incasso modesto.
SUPERMAN RETURNS (2006)
Il flop di Superman IV diede un uno stop al progetto per oltre 20 anni. Ma il successo della serie televisiva Smalville sulla storia del giovane Clark Kent/Superman interpretata da Tom Welling (a cui partecipò anche Christopher Reeve nonostante fosse già paralizzato su una sedia a rotelle), si torna a parlare di un nuovo adattamento cinematografico dedicato al supereroe della Dc Comics. Nel 2006 esce Superman Returns, diretto da Bryan Singer con Brandon Routh nel ruolo di Superman/Clark Kent a raccogliere l’eredità di Reeve scomparso nel 2004. Realizzato con un budget di 270 milioni di dollari, la trama del film si pone come seguito naturale di Superman II. E in effetti, il merito del film di Synger è proprio quello di aver riportato alla ribalta una figura dei fumetti così amata, chiudendo idealmente il cerchio a una trilogia su Superman con un omaggio al lavoro di Donner, che non tenesse conto degli insuccessi di Superman III e IV. Nella pellicola ci sono anche Kate Bosworth (Lois Lane), Kevin Spacey (Lex Luthor) e, in un’apparizione postuma ottenuta utilizzando alcune scene inedite del Superman di Donner, anche il defunto Marlon Brando negli originari panni di Jor-El. Manca invece il personaggio del Generale Zod per il quale Synger aveva chiesto espressamente l’attore Jude Law. Il suo rifiuto significò anche l’eliminazione del personaggio dallo script. La critica positiva contribuì al buon incasso: circa 391 milioni di dollari worldwide.
L’UOMO D’ACCIAIO (2013)
E siamo arrivati ai giorni nostri. Come scritto in precedenza, il 20 giugno arriverà nei cinema italiani L’Uomo d’Acciaio, il reboot del franchise diretto da Zack Snyder (300) e prodotto da Christopher Nolan (Il Cavaliere Oscuro) che riporta la storia di Superman alle origini, ovvero ai tempi del suo arrivo sulla Terra dal pianeta Krypton. A dare corpo e volto a un supereroe tormentato da paure e fragilità e animato da sogni e speranze come un comune essere umano, Henry Cavill. Accanto a lui Amy Adams (Lois Lane), Michael Shannon (Generale Zod), Russell Crowe (Jor-El), Ayelet Zurer (Lara Lor-Van), Laurence Fishburne (Perry White), Kevin Costner (Jonathan Kent) e Diane Lane (Martha Kent). Le aspettative sono altissime, e non solo per l’importante budget di produzione (225 milioni di dollari). L’uomo d’Acciaio di Snyder infatti racconterà le origini di Superman con qualche particolare inedito rispetto alla storia del fumetto che conosciamo; innanzitutto Superman come tutti gli altri bambini di Krypton sono il risultato di una “fabbricazione” che li rende speciali e ognuno diverso dall’altro. In secondo luogo c’è la possibilità che compaiano altri personaggi DC Comics. Zach Snyder ha anche firmato uno speciale cortometraggio che secondo indiscrezioni dovrebbe essere un’unica sequenza, senza montaggio, che omaggia i 75 anni di attività di questo supereroe passando dai cartoons, a film di Reeve, fino all’ultima incarnazione di Cavill.