Anche Stefano Rodotà, costituzionalista di spicco e candidato del Movimento 5 Stelle come Presidente della Repubblica, in un’intervista uscita quest’oggi sul Corriere della Sera indica, pur in maniera moderata e restando fiducioso sul lavoro dei 5 Stelle, gli errori di Grillo e del Movimento.
Le semplici critiche secondo il giurista non sono più sufficienti in politica, così come si rivela un giudizio superficiale dare la colpa all’immaturità degli elettori per spiegare la debacle alle ultime elezioni amministrative. La rete non basta per comunicare in maniera efficace a tutti i cittadini, e questo Grillo e Casaleggio se lo devono mettere in testa, soprattutto nelle elezioni locali, dove la presenza nel territorio rimane un must.
Rodotà si è detto comunque fiducioso che i parlamentari 5 Stelle piano piano con l’esperienza e la formazione riusciranno ad abituarsi alla realtà parlamentare fino a realizzare un ottimo lavoro, magari staccandosi un pò dalla guida unilaterale dei loro due leader (Beppe Grillo e Roberto Casaleggio), che devono capire che la critica al Sistema può certo rappresentare un ingrediente fondamentale di nuovo un movimento politico, ma non può restare l’unico, replicabile all’infinito: prima o poi infatti, bisogna confrontarsi con gli altri nelle Istituzioni ed in Parlamento.