Amministrative 2013, crolla il Movimento 5 Stelle: base in rivolta contro Grillo

Sorpresa Movimento 5 Stelle alle amministrative 2013: se alle scorse politiche c’era stato il boom dei grillini, questa tornata elettorale ha segnato un passo indietro del Movimento guidato da Beppe Grillo. I Cinque Stelle sono stati estromessi dai ballottaggi in tutti i capoluoghi di provincia e hanno avuto un pesante ridimensionamento ovunque: a Roma si è passati dal 27,3% di febbraio al 13% raccolto da Marcello De Vito, in Val d’Aosta il M5S si è fermato al 6,6% rispetto al 18,6% delle politiche e a Viterbo il calo ha superato addirittura i ventisei punti percentuale.

Una debacle inattesa che non è stata ancora commentata da Grillo e che non sarà commentata dai parlamentari del Movimento 5 Stelle: il suggerimento arrivato dai vertici, infatti, è quello di non lasciarsi andare a giudizi sulle amministrative “perché non direttamente coinvolti”.

A commentare però il risultato delle amministrative 2013 è la base del Movimento 5 Stelle e i toni non sono certo morbidi contro la strategia imposta da Grillo e Casaleggio: le accuse più frequenti sono quelle di non aver colto l’occasione di aprire un canale con il Partito Democratico, di essersi arroccati su una posizione di rifiuto totale invece di aprire al dialogo e soprattutto la mancanza di democrazia interna.

Così a prendersi il ‘Vaffa’ dalla base del Movimento 5 Stelle è lo stesso Beppe Grillo e ora l’interrogativo è se i pentastellati sapranno riprendersi dal crollo, che per il momento negano, e aprirsi a una maggiore democrazia interna, come chiesto dalla base, o saranno ricordati solo come un’estemporanea parentesi nella vita politica dell’Italia?

 

 

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