L’Odissea di Omero raccontata attraverso la poetica dissacrante di uno dei più incendiari poeti della beat generation. Questo è molto altro è la mostra “Sulla rotta di Ulisse” di Lowrence Ferlinghetti, ospitata fino al 17 giugno al Museo Archeologico Nazionale di Napoli. L’esposizione, curata da Giada Diano, biografa ufficiale di Ferlinghetti, e dalla storica dell’arte Elisa Polimeni, è stata inaugurata lo scorso 20 maggio con uno speciale saluto di Ferlinghetti in video collegamento da San Francisco.
Il progetto, ideato dal Servizio Educativo della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei, dal Pen Club Italia Onlus, dall’Associazione Neapolesia e dall’Associazione Angoli Corsari, è stato realizzato con il patrocinio morale del Consolato Generale degli U.S.A. a Napoli, in collaborazione con l’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” e grazie al contributo di American Studies Center, Iuppiter Group, Consorzio Medianetwork Videometrò, Rotary Club Napoli Ovest, Attico Partenopeo e Camera e cucina.
20 opere, disegni a inchiostro e in acrilico intervallati dai versi di Omero, che l’artista realizzò nel 2010, prima durante un viaggio nel Sud Italia e successivamente a San Francisco, restituiscono in chiave ironica l’Odissea. Un’avvincente narrazione, fatta di schizzi e versi, accompagna il visitatore in un viaggio alla scoperta delle avventure di Ulisse, rivisitate attraverso la firma irrequieta di uno dei più straordinari cantori della beat generation. Napoli accoglie così uno dei padri della poesia del ‘900. Un percorso attraverso l’attività pittorica ed editoriale di un genio dissacrante per indagare i travagli, le ansie e le contraddizioni del secolo scorso.
Un’iniziativa realizzata all’insegna della promozione della letteratura come ponte costantemente aperto allo scambio culturale. Una rassegna espositiva di respiro internazionale, realizzata in un luogo simbolico come il Museo Archeologico Nazionale, per suggellare la fertile relazione tra antico ed contemporaneo, al fine di perseguire la valorizzazione del patrimonio culturale e artistico della capitale partenopea. Un connubio tra museo, archeologia, eventi e poesia per raccontarsi e raccontare l’arte nella sua poliedricità.