Sarà la 59.ma Regata dei Tre Golfi, con partenza notturna che attraverserà i mari dei golfi di Napoli, Salerno e Gaeta, per tornare all’ombra del Vesuvio dopo 170 miglia, ad aprire la stagione velica del Circolo del Remo e della Vela Italia che proseguirà dal 23 al 26 maggio con le prove sulle boe che si disputeranno per la seconda volta a Napoli.
Oltre sessanta le imbarcazioni iscritte per partecipare alla regata più suggestiva che si corre nei nostri mari, la più antica regata d’altura effettuata in acque italiane e l’unica disputata seguendo la linea di costa, valida anche come prima tappa del Trofeo d’Altura del Mediterraneo e come prova del Campionato Italiano Offshore.
Settecento i velisti che, la notte tra il 17 e il 18 maggio, allo scoccare della mezzanotte come da tradizione, con la consueta partenza illuminata dalle fotoelettriche, salperanno dalla rada di Santa Lucia e dopo due giorni di navigazione giungeranno a Napoli. In palio ben tre prestigiosi trofei: la Coppa senatore Andrea Matarazzo e il Trofeo Vela d’Oro (1° class overall ORC), la Coppa Mariano Verusio (1° class overall IRC) e la Coppa Gustavo d’Andrea (1° class in reale).
Anche per quest’anno dunque la flotta risulta numerosa ed in piena controtendenza con quanto si registra in altre classiche del Tirreno dove il numero di equipaggi è in netto calo. Tra le imbarcazioni iscritte la più grande di tutte è Gaetana, uno Swan 65 progetto Frers dell’armatore Riccardo Pavoncelli, con guidone del CRV Italia, con i suoi 19 metri e 98 centimetri. Mente le più piccole in assoluto, con 9 metri e 20, sono Castore Vittoria (SeVeNa) e Istar (C.V.Salernitano), rispettivamente degli armatori Marina D’Italia Napoli e Attilio Taddeo.
Ma tra gli equipaggi di maggior prestigio spiccano quelli di Aniene, il TP52 dell’armatore Giorgio Martin del Circolo Canottieri Aniene, vincitore lo scorso anno di ben tre trofei: la Coppa Gustavo d’Andrea, la Coppa senatore Andrea Matarazzo e il Trofeo Vela d’Oro e Chestress 3 (progetto Johnstone) dell’armatore ligure Giancarlo Ghislanzoni dello Yacht Club Italiano, vincitore nella passata edizione della Coppa Mariano Verusio. Tra le imbarcazioni più agguerrite invece spiccano Cippa Lippa 8 – un’imbarcazione di 16 metri e 65 realizzata dai cantieri neozelandesi Cookson da un progetto dello Studio Farr – dell’armatore milanese Guido Paolo Gamucci con guidone del LNI di Milano, e la temibile imbarcazione Le Coq Hardì (progetto Jeppsen), degli armatori Maurizio e Giampaolo Pavesi del CRV Italia.