Il rifiuto della Rai di mandare in onda Miss Italia, pone più di un interrogativo. La kermesse continuerà lo stesso nonostante la mancata diffusione sulla rete principale del paese? A detta di Patrizia Mirigliani, sì. Il concorso è nato prima che la Rai lo lanciasse sulla rete nazionale e come tale verrà, comunque, portato avanti, avviando le selezioni come al solito, nelle diverse piazze d’Italia.
Altro dubbio: è possibile che la manifestazione venga trasmessa da altre emittenti? Al momento nessuna notizia è certa ma tutte le possibilità sono sul tavolo. Non si esclude, infatti, che Miss Italia, per la prima volta dopo 25 anni, posso andare in onda su una rete Mediaset o sul satellitare di Sky. In questo scenario, non sarebbero in pochi a criticare la Rai per avere concesso ad altri un programma storico nazional-popolare come quello di Miss Italia.
Nella querelle, entra in gioco anche la politica. In un’interrogazione parlamentare, infatti, la senatrice Silvana Amati ha posto al ministro per lo Sviluppo economico (l’azionista di riferimento della Rai), la domanda sul perchè Viale Mazzini abbia preso tale decisione. Miss Italia è sempre stato un programma caro agli italiani secondo la senatrice. Uno spettacolo, che andava ben al di là del mero concorso estetico, ma si ergeva a portavoce dei disagi sociali delle stesse donne protagoniste in toto dell’evento. Alcuni dei temi trattati, infatti, sono stati l’anoressia, le donne invalide nel lavoro, finanche il maltrattamento e l’abbandono dei cani.
Ciò che è prevedibile, in queste ore concitate, è che la Miren possa fare causa alla Rai per tardiva comunicazione della cancellazione. Dal canto suo, la Rai, per bocca del direttore Leone, afferma che Lucio Presta, consulente della Miren, è stato messo al corrente della questione da subito. A tal proposito, sono già scese in campo le associazioni dei consumatori che chiederanno sicuramente altre chiarimenti ufficiali all’azienda di Viale Mazzini.