Dopo aver aperto un sondaggio on-line tra i cittadini della capitale, l’attuale sindaco di Roma Gianni Alemanno ha oggi dichiarato che, a partire dal prossimo 1 Luglio, della riscossione dei tributi inevasi per il comune di Roma non se ne occuperà più Equitalia.
Il referendum online chiedeva ai romani se preferissero una riscossione coatta dei tributi tramite un soggetto individuato con gara pubblica o una soluzione internalizzata. Dal 1 Luglio infatti una legge nazionale dà la possibilità ai Comuni di non avvalersi più di Equitalia. L’88,1% (circa 30mila romani) contro l’11,9% dei votanti è andato contro la scelta dell’ente più odiato dagli italiani.
“Faremo in modo che la riscossione venga fatta con criteri di economicità: vogliamo far pagare tutte le persone che possono, e non quelli che per pagare le nostre tasse vanno sul lastrico o chiudono le imprese”, ha dichiarato trionfante Alemanno.
Roma utilizzerà quindi i suoi servizi interni (dipartimento di bilancio del Comune) per la riscossione coatta dei tributi, avvalendosi forse della consulenza di AequaRoma.