“I Beatles avevano scelto di fare i bravi. A noi cosa restava? Fare i cattivi.” Ma come si diventa cattivi? E soprattutto, cosa c’è dietro il successo planetario di una delle band più longeve e trasgressive al mondo?
Da poco uscito in Dvd, approda in 300 sale italiane Crossfire Hurricane (dal testo di Jumpin’ Jack Flash), il documentario diretto da Brett Morgen che, in due ore, ripercorre la cavalcata verso il successo dei Rolling Stones, dalle origini e i primi concerti fino alla consacrazione, negli anni ’70, di un mito musicale che, a 50 anni di distanza non accenna a tramontare e che anzi, si appresta a tornare sul palcoscenico, in estate, per un tour celebrativo tra Inghilterra e Stati Uniti.
Solo due giorni di programmazione, lunedì 29 e martedì 30 aprile, per scoprire come Mick Jagger e soci sono diventati tra eccessi, droga e rock ‘n roll, quei ragazzi “brutti, sporchi e cattivi” destinati a cambiare il volto della musica rock. «Eravamo in guerra aperta con il mondo» raccontano gli Stones, mentre sullo schermo scorrono vecchie interviste d’epoca, performance live, immagini inedite di backstage e commenti degli stessi Mick Jagger, Keith Richards e Charlie Watts (unici superstiti della band originale), Ronnie Wood, gli ex membri Bill Wyman e Mick Taylor, così come rare interviste a Brian Jones. L’anima nera dei sixties, gli anti-Beatles. Morgen ce li mostra senza filtri e censure, in scorci e frammenti di una vita vissuta al limite tra irrequietezza e follia.
Davanti alle telecamere le pietre rotolanti raccontano i momenti più significativi della loro storia, ma anche quelli più drammatici: la tragica morte di Brian Jones a tre mesi dall’uscita dal gruppo e la sua commemorazione davanti a 250 mila persone nel concerto di Hyde Park; il concerto di Altamond dove, tra confusione e droghe, un ragazzo viene accoltellato e ucciso. L’abbandono di Mick Taylor e l’arrivo di Ron Wood segna poi un grande spartiacque nella storia dei Rolling Stones da“outsider a statisti del rock”, che li condurrà virtualmente fino ai giorni nostri, caratterizzati da tour mondiali, alti e bassi, milioni di dischi venduti e l’ulteriore consacrazione nel olimpo del rock.