La corsa al Quirinale, le trattative per eleggere il sostituto di Giorgio Napolitano alla presidenza della Repubblica sono diventate terreno fertile per lo scontro all’interno del Partito Democratico: a dare il via alla battaglia è stato il sindaco di Firenze Matteo Renzi bocciando due dei nomi più chiacchierati in questi ultimi giorni, Franco Marini e Anna Finocchiaro.
Il primo cittadino del capoluogo toscano non ha risparmiato critiche ai due, ricordando come l’ex presidente del Senato sia stato bocciato dagli elettori in Abruzzo nelle ultime elezioni, mentre per giustificare il no alla Finocchiaro Renzi afferma: “Sarebbe bello un presidente donna, ma leggo nomi sui giornali che sono improbabili: Finocchiaro la ricordiamo per la splendida spesa all’Ikea con il carrello umano. Servono personaggi anti casta”.
Proprio l’ex capogruppo del Pd al Senato non ci mette molto a replicare al suo compagno di partito: “Non mi sono candidata a nulla. Conosco i miei limiti e li ho sempre ammessi. Ho servito le istituzioni con dignità e onore, non metterei mai in difficoltà né il mio paese, né il mio partito. Trovo che l’attacco di cui mi ha gratificato Matteo Renzi sia davvero miserabile, per i toni e per i contenuti. Chi si comporta in questo modo – l’affondo della Finocchiaro contro il ‘rottamatore’ – potrà anche vincere le elezioni, ma non ha le qualità umane indispensabili per essere un vero dirigente politico e un uomo di Stato”.
A tre giorni dalla prima votazione per il Quirinale, mentre l’accordo per un nome condiviso è in alto mare, il Pd si spacca e potrebbe anche non uscire integro dalla corsa al Colle.