Movimento 5 Stelle, Quirinarie annullate: “Gravi violazioni”

Annullate le Quirinarie del Movimento 5 Stelle: un attacco hacker subito dal sito di Beppe Grillo ha costretto a cancellare le votazioni avvenute ieri per designare il candidato dei grillini per la presidenza della Repubblica.

L’annuncio è stato dato attraverso un comunicato apparso sullo stesso sito: “Le votazioni per il Presidente della Repubblica di ieri sono state oggetto di attacco di hacker. In presenza dell’ente di certificazione è stata riscontrata una intrusione esterna durante il voto e siamo riusciti a determinare le modalità con cui è avvenuto l’attacco. Abbiamo deciso di annullare quindi le votazioni di ieri – l’annuncio dato da Grillo – e ripeterle oggi con nuovi livelli di sicurezza. Ci scusiamo per questo inconveniente e chiediamo di ripetere le votazioni. Grazie per la vostra pazienza”.

Tutto da rifare quindi con gli ‘aventi diritto’ che potranno votare fino alle 21 di oggi: “Le indicazioni per il voto sono le stesse di ieri – si legge sempre sul sito di Beppe Grillo -, gli iscritti al Movimento 5 Stelle al 31 dicembre 2012, che abbiano inviato i documenti digitalizzati, potranno proporre il loro candidato per la Presidenza della Repubblica fino alle ore 21. I primi dieci candidati saranno in seguito, il giorno lunedì 15 aprile, votati per scegliere il nome che sarà indicato dal gruppo parlamentare del M5S. Coloro che hanno il diritto di proporre il prossimo Presidente della Repubblica riceveranno una email con le istruzioni dopo le ore 11 di questa mattina”.

Ma cosa è avvenuto? Una spiegazione la fornisce l’Ente predisposto alla regolarità delle votazioni, la DNV: “A seguito dei controlli pianificati, relativi all’integrità dei sistemi, è stata riscontrata un’anomalia, i cui effetti sono stati verbalizzati – si legge sul comunicato della DNV -. L’anomalia ha compromesso in modo significativo la corrispondenza tra i voti registrati e l’espressione di voto del votante“. In pratica l’ente non è riuscito a risalire all’origine di alcuni voti: da qui la decisione di ripetere le Quirinarie.

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