Giornata da film per giornalisti e parlamentari del Movimento 5 Stelle, protagonisti di un inseguimento avvincente: i due pullman partiti da Piazzale Flaminio, hanno seguito percorsi diversi ed alla fine si sono ritrovati nella tenuta “Villa Valente”, che ospita il ristorante “La Quiete”, in località Tragliata, frazione di Fiumicino.
La sede dell’incontro doveva restare segreta e si erano fatte diverse ipotesi, tra le quali quelle che la vedevano posta tra l’Umbria e la Toscana. Alla fine la soluzione era invece a due passi da Roma, anche per favorire la partenza dei parlamentari 5 Stelle, che in serata raggiungeranno le proprie famiglie per il weekend.
Motivo del meeting (alla fine scovato dai giornalisti, che però sono stati tenuti a debita distanza) era principalmente chiarire con i primi dissidenti, pronti ad aprire al Pd. Beppe Grillo con una delle sue omelie ha messo in guardia tutti dal fidarsi dei partiti politici tradizionali, incapaci anche solo di modificare una legge elettorale. Il comico genovese ha raccontato che l’inciucio tra Pd e Pdl sarebbe ormai cosa fatta, e questo porterà la gente ad imbracciare i bastoni ed a dare al Movimento le chiavi del Paese. Un’eventuale disgregazione del Movimento 5 Stelle consegnerebbe invece l’Italia nelle mani di Renzi.
“Calma in vista dell’elezione del Presidente della Repubblica, che sarà molto diverso da Napolitano” è stata la parola d’ordine di Grillo, che ha invitato i parlamentari anche a pubblicare sui social network solo foto e notizie sulla propria attività parlamentare, evitando riferimenti alla propria vita privata per scampare da aggressioni curiose e dossier da parte di chi sta cercando un appiglio per restare ancorato al potere.
All’incontro era comunque assente Tommaso Currò, parlamentare siciliano principale dissidente nel Movimento 5 Stelle, che aveva dichiarato nelle scorse ore: “Viva l’indipendenza di pensiero. Non sono uno schiaccia-bottoni per conto terzi!”.