Niente fiducia: Pierluigi Bersani si scontra contro il muro del Movimento 5 Stelle. Durante le consultazioni del leader del Pd con i capigruppo alla Camera e Senato dei grillini, Roberta Lombardi e Vito Crimi, è emersa l’inconciliabilità tra la posizione dei due partiti. Il premier pre-incaricato da Napolitano non ha trovato alcuna apertura nell’incontro durato mezzora e trasmesso in diretta streaming: sì al voto di provvedimenti condivisi, no alla fiducia a un qualsiasi governo che non sia quello a cinque stelle.
Bersani ha iniziato il discorso chiudendo a qualsiasi ipotesi di governissimo e illustrando alcuni dei provvedimenti che il suo Governo si impegnerà a portare in Parlamento, ricevendo però la riposta secca della Lombardi: “Da venti anni sentiamo le stesse parole, da venti anni si parla delle stesse cose e non sono mai state realizzate. Mi sembra di essere a Ballarò“.
Immediata e piccata la risposta del leader democratico: “Questo non è Ballarò, qui è una roba seria e i prossimi mesi saranno durissimi”. Davanti al netto rifiuto del Movimento 5 Stelle a appoggiare qualsiasi governo che includa i partiti politici, Bersani ha fatto presente che è possibile far partire un esecutivo con mezzi diversi dalla fiducia (chiaro il riferimento alla possibilità di abbandonare l’aula per far abbassare il quorum), una eventualità a cui i due capigruppo grillini si sono rifiutati di prendere in considerazione, chiarendo anche nell’incontro con la stampa che non sono disponibili a far partire un governo a guida Pd.
Niente di fatto quindi per Bersani che a questo punto domani, o forse venerdì mattina, salirà al Quirinale per rendere ufficiale il suo fallimento: cosa farà a quel punto Napolitano? Impossibile il ritorno al voto, probabile che il Presidente abbia già in mente un nome da mandare in Parlamento per cercare la fiducia.