Innovazione, sviluppo e ricerca. Un bilancio delle politiche pubbliche intraprese dall’inizio del 2012 per un’innovazione più umana. Un’analisi delle risorse esistenti nel nostro Paese. Le linee guida per l’esecutivo che verrà. Questo e molto altro rappresenta il documento di sintesi “La Via Italiana alla Social Innovation Agenda”, presentato dal ministro Profumo nei giorni scorsi a Roma. La pubblicazione, redatta dal think tank tecnologico del Miur, rappresenta un primo quadro di indirizzo delle attività che l’Italia potrà mettere in campo in questo senso nei prossimi anni.
Finanza a impatto sociale e una misurazione del benessere equo e sostenibile(BES): un assist per il nuovo esecutivo. Nuovi strumenti come reti sociali, investimenti d’impatto e crowdfunding per lanciare una modernizzazione più sostenibile. Un primo passo verso la definizione dell’Agenda, un percorso partecipato che si concluderà a maggio. Partendo dalla raccolta di esperienze italiane e internazionali, gli indirizzi comprendono azioni concrete e obiettivi in materia di politiche pubbliche, nuovi strumenti finanziari legati all’impatto sociale, grandi obiettivi di misurazione dell’impatto, modelli di accelerazione, pratiche inclusive e partecipative per una nuova generazione di servizi pubblici.
Il documento fa anche il punto su tutte le iniziative messe in campo dal Miur negli ultimi 12 mesi, nate grazie al coinvolgimento dal basso di realtà pubbliche, private, no profit e di reti internazionali. Nell’ultimo anno il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha attivato 97 progetti di Social Innovation con un costo complessivo di 75 milioni di euro. Si è trattato di progetti realizzati da più di 430 giovani, con un’età media di 27 anni, che hanno prodotto soluzioni innovative a esigenze concrete della popolazione. Dallo sviluppo del territorio all’invecchiamento della società, dall’architettura sostenibile al welfare, dalla domotica ai servizi della pubblica amministrazione, dalla salute alla scuola, dalla gestione delle risorse idriche alla tutela del patrimonio culturale, dall’ambiente alla mobilità.
L’Italia si dota di nuovi strumenti per favorire azioni di innovazione sociale e misurazione dei risultati. Diverse le iniziative previste per il prossimo anno: dopo il bando Social Innovation Pon, dedicato alle quattro regioni della Convergenza (Sicilia, Puglia, Campania e Calabria) e la presentazione dei relativi progetti approvati nel giugno 2012, sono stati selezionati 40 progetti nell’ambito del bando Social Innovation Nazionale, dedicato cioè a tutte le regioni d’Italia, e sempre rivolto ai giovani innovatori con meno di 30 anni. Il costo complessivo dell’operazione è di circa 25 milioni di euro, mentre quello di ciascun progetto non potrà superare il milione di euro. Inoltre, sono 121 i soggetti coinvolti tra università, enti di ricerca e aziende. Ed ancora, ulteriori 7 milioni di euro saranno dedicati al Bando Start-Up, rivolto ai Social Innovation Cluster, distretti etici che raggruppano start up innovative e talenti provenienti da ambiti diversi.