Gli esiti della direzione del Pd e le reazioni degli altri partiti

Oggi importantissima direzione nazionale del Pd a Roma, che aveva in programma la decisione finale sulla posizione unitaria da assumere in vista delle prossime consultazioni col Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in merito alla creazione di un nuovo governo post elezioni.

Tutto confermato, pur con dei distinguo è passata la linea Bersani: nessuna alleanza, mai ed in nessun caso, col Pdl, presentazione degli 8 macro punti programmatici alle Camere (se il capo dello Stato affiderà il mandato a Pierluigi Bersani), cercando il voto del Movimento 5 Stelle, senza rincorrere però in eterno Beppe Grillo.

Gli 8 punti sono i seguenti:

  1. Fuori dalla gabbia dell’austerità
  2. Misure urgenti sul blocco sociale
  3. Riforma della vita politica e pubblica
  4. Voltare pagina su giustizia ed equità
  5. Regolamentazione del conflitto d’interesse
  6. Economia verde e sviluppo sostenibile
  7. Apertura alle unioni gay ed alla cittadinanza a chi è nato in Italia
  8. Istruzione e ricerca.

Le reazioni del Movimento 5 Stelle arrivano direttamente dal blog di Beppe Grillo, che smonta per l’ennesima volta ogni velleità di alleanza tra il Partito Democratico ed il M5s: le similitudini programmatiche secondo Grillo, esisterebbero solo tra Pd e Pdl, mentre l’universo del cambiamento incarnato dal Movimento 5 Stelle andrebbe oltre le proposte politiche di Bersani e Berlusconi.

Il centro-destra intanto grida allo scandalo, considerando l’atteggiamento di netta chiusura di Bersani nei loro confronti da irresponsabili. Visto infatti il probabilissimo no alla fiducia dei grillini alle Camere, andare subito a nuove elezioni, rinviando nuovamente le riforme essenziali per il Paese, porterebbe, secondo il Pdl, l’Italia definitivamente dentro il baratro.

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