L’esito equilibratissimo delle elezioni tra le 3 principali forze politiche (Pdl-Lega Nord, Pd-Sel e Movimento 5 Stelle), e le dichiarazioni di questi giorni dei loro rappresentanti rendono complicatissima la sola nascita di un nuovo Governo.
In pratica il Pd chiede collaborazione a Grillo, ma il Movimento sostenuto dal malcontento popolare non darà mai un supporto istituzionalizzato al centro-sinistra, mentre è semmai pronto a votare singoli provvedimenti che saranno consoni al programma del Movimento 5 Stelle.
Il Pd dall’altra parte non se ne farebbe niente degli sparuti parlamentari della Lista Monti, e quindi l’unica alternativa praticabile resta un governo trasversale col Pdl, ma Bersani sa bene che una soluzione del genere, anche nel caso di un buon lavoro, non verrebbe comunque premiata alle successive elezioni, andando invece ad ingrossare ancora il bacino d’utenza dei grillini. Il Partito Democratico quindi esclude una tale ipotesi ed allora cosa può “salvare” l’Italia da nuove elezioni? Solo un Governo che al Senato veda uscire i grillini nel momento del voto di fiducia, ma si rischierebbe poi per ogni legge di andare in crisi. Resta il Pdl, che invece sottolinea come la governabilità, a costo di scendere a compromessi tra forze politiche diverse (anche col Pd), debba rappresentare un must per tutti.
A valle di tutti i ragionamenti possibili, è quindi evidente che il Movimento 5 Stelle ha per ora già reso impotenti a governare i vecchi attori della politica, ed utilizzerà questi mesi per preparare il possibile governo del post nuove elezioni, dal momento che in vista di quelle, solo Pd e Pdl hanno qualcosa da perdere ancora dal punto di vista del consenso popolare.