Napolirama: un archivio fotografico collettivo per gli abitanti di Napoli

“Come eravamo, come siamo e come saremo…”. Un atlante visivo di storie comuni e vicende quotidiane. Un’inedita geografia dei luoghi più rappresentativi della capitale partenopea, per narrare, di foto in foto, la grande storia collettiva dei cittadini napoletani. Questo e molto altro è Napolirama, un progetto completamente autofinanziato, realizzato a cura delle associazioni Dopolavoro e Indiziterrestri, con il supporto di Kromia.

In rete dal 28 febbraio nella sua versione definitiva, il portale Napolirama.it, strutturato per decadi, ricerca e cataloga le foto di famiglia scattate lungo tutto l’arco del ’900 fino all’arrivo della fotografia digitale. Un archivio partecipato di memoria collettiva attraverso il contributo di chiunque voglia aderire. L’invito è rivolto a singoli cittadini, enti, associazioni ed istituzioni scolastiche. Tutti possono pubblicare le proprie immagini d’epoca con una breve didascalia descrittiva e contribuire alla costruzione della storia fotografica di Napoli. Le foto private e amatoriali diventano così i tasselli di un racconto condiviso in continua evoluzione.

Napolirama è frutto dell’idea di un gruppo multidisciplinare di esperti e si configura come un percorso sperimentale di ricerca-azione sui temi dell’architettura, della città, del territorio e del paesaggio. Il progetto nasce con lo scopo di attivare processi di cittadinanza attiva riguardanti l’uso e la trasformazione del territorio per creare una rete di soggetti e risorse al fine di promuovere uno sviluppo locale attraverso nuove modalità di esplorazione e conoscenza dei luoghi.

Obiettivo finale dell’iniziativa: una mostra itinerante composta da tutte le istantanee raccolte per raccontare al grande pubblico, a Napoli e in giro per l’Italia, la storia per immagini della città partenopea. A breve sul sito saranno rese note date e tappe dell’esposizione. Inoltre, grazie alla collaborazione con l’associazione Home Movies di Bologna, presto sarà possibile inserire sul portale anche brevi firmati che potranno così far parte del patrimonio condiviso dell’archivio fotografico della città.

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