Le elezioni sono terminate da poche ore, ma i grillini eletti alla Camera, al Senato ed alle Regionali hanno già confermato pubblicamente che, come successo per le elezioni locali passate, non prenderanno alcuna forma di rimborso elettorale (essendo il Movimento 5 Stelle il primo partito alla Camera, si sarebbe trattato di almeno 100 milioni di euro), ed in più come stipendio accetteranno solo 2500 euro al mese, tenendo il resto, al pari dei rimborsi e di qualsiasi altra forma di indennità e prebenda politica o pubblica, per fare microcredito alle aziende che occupano meno di 10 lavoratori.
Per un totale di circa 200 milioni di euro che di certo non cambieranno la situazione economica di questo Paese, ma che daranno un ulteriore segno e testimonianza significativa che un’alternativa politica che non vive sulle spalle dei cittadini può esistere.
109 deputati, 54 senatori, più tutti i consiglieri regionali, provinciali, comunali che ci sono e che verranno: tutti costituiranno uno strumento di pulizia ed anche di risparmio. Solo in Parlamento 3 milioni di euro al mese non usciranno più inutilmente dalle tasche degli italiani: questa la cifra che finirà in attività di sostegno all’economia solo dal risparmio ricavato dal taglio agli stipendi dei parlamentari grillini, perchè gli eletti del Movimento 5 Stelle hanno deciso, a prescindere dal ruolo e dalla carica, di incassare il corrispettivo di 2500 euro netti, non un euro di più!
Un’altra risposta chiara a chi si chiedeva il perchè un quarto degli italiani non sia andato a votare, ed un altro quarto abbia scelto di non mettere la crocetta su Monti, Berlusconi e Bersani.