Lionel Messi, il più forte calciatore del momento: quattro palloni d’oro, Champions League, campionati e coppe varie sparse in bacheca, trecentouno gol con la maglia del Barcellona sono un’evidenza difficile da smentire. La Pulce è un fuoriclasse, uno di quei calciatori capaci di vincere le partite da solo, di caricarsi la squadra sulle spalle e portarla al trionfo.
Un gigante del calcio che contro le italiane diventa però un pulcino: nove partite, appena tre gol, tutti su calcio di rigore. Ecco i numeri della trasformazione, la metamorfosi che rende umano chi è da (quasi) tutti definito extraterrestre. Le squadre tricolore sono per Messi come la criptonite per Superman: il numero dieci blaugrana va in difficoltà, arranca, scompare dal campo fin quasi a diventare un fantasma.
Abituato alle ‘allegre’ difese delle squadre della Liga, va in corto circuito quando si vede sempre circondato da maglie avversarie: è capitato anche ieri, quando Allegri ha ordinato alla sua squadra di non fargli toccare palla. Così Messi, ancora una volta, è rimasto a bocca asciutta, con il suo Barcellona sconfitto 2-0 dal Milan: niente marcatura a uomo, ma una partita tatticamente perfetta da parte dei rossoneri che hanno tagliato fuori dal gioco l’asso argentino.
Un campione l’argentino, su questo non c’è discussione, che però si spegne quando il gioco si fa duro: lo dimostra lo zero nella casella dei gol su azione contro le squadre italiane, ma anche l’incapacità di essere decisivo con l’Argentina. Come contro le italiane, anche nelle sfide decisive con la sua nazionale, Messi non incide, diventa normale: il contrario di quello che accadeva a Diego Armando Maradona, a cui la Pulce spesso è paragonata. Per qualcuno l’asso del Barcellona ha addirittura superato il Pibe de oro divenendo il calciatore più forte di tutti i tempi: la storia racconta però dei mal di testa delle difese italiane per arginare la poesia di Maradona, capace di scrivere con la maglia dell’Argentina alcune delle pagine più belle del calcio mondiale. Messi meglio di Maradona? Si prega di non bestemmiare!