Subito dopo il Festival di Sanremo, la rete ammiraglia della Rai ripercorre in prima serata la storia di uno dei più grandi cantanti italiani, Domenico Modugno. Andranno in onda stasera e domani, infatti, le due puntate della miniserie “Volare – la grande storia di Domenico Modugno” con Beppe Fiorello a prestare il volto all’indimenticato “Mr. Volare”. Con la sua voce, Modugno ha incantato il mondo intero. Le sue canzoni hanno attraversato decenni di musica italiana mantenendo viva e intatta tutta la loro popolarità.
Ma è “Nel blu dipinto di blu”, universalmente nota come “Volare”, il capolavoro musicale che lo consegnò alla leggenda. Era il 1958 quando Domenico Modugno trionfava a Sanremo con il brano scritto a due mani assieme all’amico Franco Migliacci, diventando il simbolo di quell’Italia nuova, che si affacciava piena di speranza agli anni ’60, gli anni del miracolo economico. I 22 milioni di copie vendute, le tredici settimane in testa alle classifiche americane, e i due Grammy Awards, ne fecero invece una gloria planetaria.
Quello che racconta “Volare”, la fiction, è la storia di Modugno prima del successo mondiale di “Volare”, la canzone. Una storia che ha i contorno di una favola, quella di un ragazzo del sud che arriva a Roma con una valigia carica di speranze e che con coraggio, passione e caparbietà riesce a trasformare il suo sogno in realtà. La trama prende infatti avvio dalla gioventù di Modugno; Domenico, che tutti al paese chiamano “Mimmo”, è poco più di un ragazzo quando decide di fuggire dalla povertà del piccolo paese pugliese in cui è cresciuto, San Pietro Vernotico (ma in realtà è nato a Polignano a Mare), per trasferirsi a Roma, per inseguire i suoi sogni e la sua passione per il cinema e la musica. Nella capitale riesce ad entrare al Centro Sperimentale, il luogo dove avverranno tutti gli incontri fondamentali per la sua vita: da Franco Migliacci, paroliere e discografico a Riccardo Pazzaglia fino alla futura moglie Franca Gandolfi. Gli inizi sono duri per il giovane Modugno che dovrà barcamenarsi tra sconfitte, insuccessi e delusioni, che grazie al suo talento e determinazione riuscirà a superare. E si arriva al 1958, l’anno della consacrazione a Sanremo, dopo tante fatiche e sacrifici, con una canzone innovativa che parla di sogni positivi, un inno ottimista al futuro, fuori dagli schemi del mondo musicale di allora, tutto lacrime, tristezza e melodie sdolcinate.
La regia della fiction “Volare. La grande storia di Domenico Modugno”, coprodotta da Rai Fiction e Cosmo Production, è firmata Riccardo Milani (Tutti pazzi per amore e Una grande famiglia); nel cast, accanto a Beppe Fiorello e Kasia Smutniak, ci sarà Alessandro Tiberi (l’amico paroliere Franco Migliacci), Antonio D’Ausilio (Franco Pazzaglia), Gabriele Cirilli (Claudio Villa), Alberto Resti (Johnny Dorelli) e l’amichevole partecipazione di Michele Placido nel ruolo di Vittorio De Sica. Firmano soggetto e sceneggiatura dure grandi autori come Stefano Rulli e Sandro Petraglia.