“Grazie a tutti di nuovo!”, così Fabio Fazio ha ringraziato su Twitter. Sì, perché il suo festival agli italiani piace, e lo si vede dai dati auditel di ieri sera che confermano il trend positivo di questa 63ma edizione del Festival di Sanremo. La serata di ieri ha registrato una media di ascolti di 10 milioni 709 mila contro i 10 milioni e 540mila dell’analoga serata nell’edizione 2012. Cala invece lo share che ieri è stato del 42,5% mentre un anno fa registrò il 47,76%. Ma va considerata la minore durata della serata rispetto a quella dell’edizione di Morandi, e che la contro programmazione prevedeva la semifinale del talent show Masterchef su Sky, mentre per l’Europa League scendevano in campo l’Inter e la Lazio.
Picco di ascolti alle 22 e 05 al termine della lettera letta da Roberto Baggio, con 14 milioni 722mila spettatori, mentre il picco di share è stato registrato invece alle 24 e 07 al termine dell’esibizione di Albano, con il 52,09%.
Il successo di ieri, comunque, non si deve solo alla musica. Perché a San Valentino, il filo conduttore è stato inevitabilmente l’amore in tutte le sue sfumature. E proprio nel giorno in cui universalmente si celebra l’amore, irrompe sul palco dell’Ariston la campagna contro il femminicidio di One Billion Rising con un flash mob ballato con grinta mista a goffagine dalla Littizzetto assieme ad altre cinquanta donne, che ha virtualmente trasformato il palco dell’Ariston in una delle 190 piazze del mondo in cui ieri milioni di donne si sono riunite per rivendicare il rispetto dei diritti e lo stop alle violenze sulle donne.
Ma prima di scatenarsi nelle danze, Lucianina ci ha deliziato con un monologo di alto spessore emotivo sull’amore di coppia, prima ironico citando i motivi piu’ svariati per cui si ama una persona – “vi amiamo quando mettete in frigo la pentola con la minestra su due mandarini, vi amiamo anche quando date il peggio perche’ l’amore e’ un apostrofo rosa tra le parole, e’ irrecuperabile ma quasi quasi me lo tengo” -, poi via via più riflessivo sui diritti di chiunque si ami – “San Valentino è la festa dell’amore, anche degli uomini che amano gli uomini, delle donne che amano le donne, pensate che bello sarebbe vivere in un Paese in cui tutti i diritti fossero riconosciuti, anche i diritti dell’anima, anche il diritto ad andare a trovare un malato nel letto di ospedale senza essere cacciate perché non si è sposati” -, fino al duro affondo finale – “Ogni due-tre giorni un uomo uccide una donna, la uccide perchè la considera una sua proprietà. L’amore con la violenza e le botte non c’entra un tubo, un uomo che ti mena non ti ama, un uomo che ti picchia è uno stronzo e dobbiamo capirlo subito al primo schiaffo perché tanto arriverà anche il secondo, il terzo e il quarto”. “Non abbiamo sette vite come i gatti – continua la Littizzetto –, ne abbiamo una sola: non buttiamola via”.
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