Berlusconi è un cialtrone: è duro l’attacco che Mario Monti rivolge al leader del Pdl. Il presidente del Consiglio uscente va giù pesante nei confronti del Cavaliere: nel corso di un intervento ad ‘Agorà’ su Rai Tre, Monti commenta le frasi sulle tangenti (“sono una necessità”), evidenziando come in tanti anni di governo Berlusconi “non c’era una legge anticorruzione”, ma non risparmia neanche il centrosinistra.
Monti su Berlusconi afferma: “Sono più ferito quando dei cialtroni dicono aver lasciato l’Italia bene nel 2011 e che poi io l’ho mandata a male, che non inorgoglito se Obama dice che l’Italia oggi va bene. Ci troviamo davanti a qualcosa di simile a Tangentopoli, solo che la speranza è minore”.
“Nel 1992 pensavano a un fenomeno giunto al capolinea – le parole del premier -, ora invece siamo di nuovo qui. La coscienza dei politici si è molto seduta. Le parole di Berlusconi? È realtà che le tangenti esistano in diversi paesi, ma che siano inevitabili lo rifiuto. Berlusconi ha governato l’Italia e deve capire che un paese come il nostro ha il dovere di combattere la corruzione a livello internazionale”. Monti non si sofferma soltanto sulle dichiarazioni dell’ex presidente del Consiglio, ma guarda anche al dopo elezioni: “La vittoria del centrodestra metterebbe nuovamente a rischio l’Italia come nel novembre del 2011. Con la vittoria del Pd i conti sarebbero più al sicuro, ma non ci sarebbero le riforme strutturali”.
Il Professore svela poi di aver avuto pressioni da più parti per non ‘scendere in campo’: oltre alla presidenza della Repubblica sono arrivate offerte per “posizioni di quasi vertice o di vertice nel governo”.