Distacco ridotto: negli ultimi sondaggi prima del silenzio elettorale, il divario tra centrodestra e centrosinistra si va riducendo. A pesare sono le proposte choc di Berlusconi (dall’Imu ai quattro milioni di posti di lavoro) e lo scandalo che ha travolto il Monte dei Paschi di Siena.
In generale però permane il vantaggio della coalizione guidata da Bersani, che oscilla tra i cinque e gli otto punti nei confronti del raggruppamento composto da Pdl e Lega. In calo il centro di Monti, mentre in tutti i sondaggi è segnalato l’avanzamento del Movimento 5 Stelle di Grillo.
SONDAGGIO DEMOS – Andiamo a vedere i dati, partendo dal sondaggio realizzato da Demos per Repubblica. In questo caso il Pd si conferma primo partito, ma in calo, scendendo di poco sotto il 30%: si è passati, infatti, dal 32,8% del rilevamento fatto tra il 22 e il 28 gennaio, al 29,9%. È tutto il centrosinistra ad avere un trend negativo, passando dal 36,4% al 34,1%. Dati a cui fa da contraltare la crescita dello schieramento opposto: il Pdl supera la soglia del 20%, passando dal 19,2% di dieci giorni fa al 20,4%. Tutta la coalizione di centrodestra è in crescita e ha toccato il 28,6%. Tra gli altri schieramenti, Monti accusa un calo di quasi due punti (dal 17,7% al 16%), Ingroia scende al 4% e il M5S vola al 16% con un aumento di quasi quattro punti. In questo sondaggio è fatta anche una stima della battaglia elettorale per il Senato nella decisiva Lombardia: in questo caso il centrosinistra è avanti di poco meno di due punti.
SONDAGGIO ISPO – Il recupero del centrodestra è evidenziato anche dal sondaggio di Mannheimer per il Corriere della Sera: in questo caso però il vantaggio della coalizione guidata da Bersani è di sette punti. Il Pd è sopra il 30% (32,2%), mentre tutto il centrosinistra si attesta sul 37,2% in leggero aumento rispetto a gennaio (36,7%). Il Pdl invece è al 22% con un aumento significativo rispetto alla rilevazione precedente (18,5%): crescita che porta il centrodestra al 29,7%. In questo sondaggio, la coalizione di Monti è data al 12,9%, mentre Grillo è la terza forza con il 14,3% e Rivoluzione Civile è poco sopra il 4% (4,2%).