Scontro frontale: dopo settimane di abboccamenti, di aperture e possibili alleanze, ora Pd e Monti vanno alla guerra. Il là lo ha dato il Professore con le affermazioni rilasciate ieri nel corso di un intervento a ‘Radio Anch’io’: “Non voglio attaccare Bersani, ma il Pd c’entra nella questione Mps. Critico piuttosto la commistione fra banche e politica”.
Non è tardata la replica dei vertici del partito democratico: il primo è stato D’Alema, ricordando che “il professor Monti, che ora punta il dito contro di noi, ha preso quello che fino all’ultimo ha sostenuto la vecchia gestione di Mps e ha contribuito a rovesciare il sindaco, e lo ha messo nella sua lista elettorale. E si mette pure a farci la morale”; ha rincarato la dose Vendola: “Monti si deve rassegnare, perderà le elezioni e non riuscirà a diventare la badante di Bersani“.
Sulla questione Monte dei Paschi di Siena il candidato premier del centrosinistra è intervenuto oggi, rispedendo al mittente tutte le critiche: “Gente che ha avuto a che fare con cose come Euronord o Credito Fiorentino non si azzardi ad aprir bocca – la piccata dichiarazione di Bersani -. Si azzardino a farlo e li sbraniamo”. Un’affermazione che ha scatenato l’ironica risposta dell’ex ministro dell’economia Giulio Tremonti che su Twitter scrive: “Che paura…”
Ma è sui rapporti tra Pd e Monti e sul ‘matrimonio’ post elezioni di cui molto si sta parlando in queste settimane di campagna elettorale che la vicenda senese potrebbe avere ripercussioni importanti: i toni del duello tra centrosinistra e la coalizione guidata dal presidente del Consiglio si stanno facendo sempre più esasperati e le nuove dinamiche potrebbero incidere in maniera significativa sul voto del 24 e 25 febbraio.