“Sei gay? Allora dovresti farti curare”: questo il pensiero trasmesso agli studenti del Liceo classico Foscarini di Venezia da un professione di religione (laico). Un’affermazione che ha scatenato un putiferio dopo che un ragazzo ha condiviso le parole del professore su Facebook e l’Huffington Post ha rilanciato la notizia: “Al Comune di Venezia – spiega Gianfranco Bettin, assessore alle politiche giovanili – lavoriamo proprio in senso opposto: purtroppo però esistono ancora molte discriminazioni tra gli studenti e tanta ignoranza tra i professori”.
Ma come si è arrivati al ‘consiglio’ discriminatorio del professore? Sono stati gli stessi studenti a sollecitare la discussione, in un periodo in cui si discute molto del tema dei diritti degli omosessuali: un dibattito approfondito, quello richiesto dai ragazzi, con tanto di storiografia.
Il professor Pavanello, dopo alcuni giorni, si è presentato in classe con la sua ricerca scritta su un foglio di carta che ha consegnato ad ogni ragazzo: un testo che parte da Engels (“la prima distinzione del lavoro è quella tra uomo e donna per la riproduzione dei bambini”), definisce una falsità (‘una bufala’) la teoria del 10% di Alfred Kinsey (secondo cui un persona ogni dieci manifesta tendenze omosessuali) e poi attacca le relazioni tra persone delle stesso sesso. “Cosa si può verificare nella cultura gender?- la domanda contenuta nel test del professore – Brevità dei legami omosex, si sdogana la pedofilia, si apre alla poligamia...”
A questo punto arriva il ‘consiglio’ che lascia di stucco gli studenti: “Ma si curi lei – la reazione di Alessandro Zan, capolista del Veneto per Sel -. Quest’uomo deve essere allontanato dalla scuola, il malato è lui, è da criminali dare ai ragazzi queste spiegazioni. Mi aspetto dal preside una decisione immediata”. Invece la decisione arriverà soltanto dopo gli accertamenti sul caso: “Se la cosa sarà confermata prenderemo i provvedimenti necessari – le parole di Federico Andreolo, vicepreside del Foscarini -. Appena avremo tutti i dettagli, ci muoveremo”.