Che fine ha fatto? Scomparso, centrifugato dalla costante presenza di Berlusconi in ogni appuntamento mediatico e dalla novità Monti: Pierluigi Bersani, fino a qualche giorno fa sicuro vincitore delle elezioni 2013, vive giorni di assenza dalla ribalta mediatica, almeno quella che fa riferimento ai quotidiani cartacei. Il suo nome è pressoché scomparso dalle prime pagine dei principali giornali italiani: negli ultimi tre giorni, considerando i titoli di apertura di ‘Repubblica’, ‘Corriere della Sera’ e ‘La Stampa’, il leader del Partito Democratico compare soltanto domenica sul quotidiano torinese e su quello fondato da Scalfari per il suo no al duello tv con Berlusconi.
Per il resto il nulla: anche allargando il cerchio ad altri quotidiani, il nome di Bersani non fa breccia nel cuore dei ‘titolisti’, apparendo soltanto sulla prima pagina di Libero e non certo in ‘bella mostra’.
Tutt’altra cosa invece per gli altri due competitor, il premier dimissionario Monti e l’ex presidente del consiglio Berlusconi: il primo ‘conquista’ ben quattro volte il titolo di testa dei tre principali quotidiani italiani; il secondo invece appare solo in due titoli di prima pagina ma, tra sommari e occhielli, conquista la presenza in praticamente tutte le aperture da domenica ad oggi. Situazione di cui si ha conferma anche osservando le versioni online dei tre quotidiani: rimanendo soltanto ad oggi tutte le aperture sono dedicate a Berlusconi, con Monti in second’ordine e Bersani completamente assente dalla scena.
Insomma il candidato premier del Partito Democratico, oltre a non comparire con il nome nel simbolo del partito, non riesce a conquistare l’attenzione dei media cartacei e chissà se riuscirà a conquistare quella degli italiani il 25 e 25 febbraio. Intanto però resta solo una domanda: che fine ha fatto Bersani?