Il nuovo movimento capitanato dal magistrato siciliano Ingroia e che ingloba diverse forze di sinistra (Rc, Comunisti Italiani, Idv, Verdi, Movimento Arancione ecc. ecc.), per bocca di Leoluca Orlando racconta di un Pd che avrebbe chiesto chiaramente di non presentare la lista al Senato in 3 regioni in bilico, quali Sicilia, Campania e Lombardia, per paura della crescita nei sondaggi di questa nuovissima formazione politica.
Immediata la replica del Pd per bocca di Letta (indicato come l’ambasciatore di questo messaggio da parte del Partito Democratico), che nega tutto:
“Ho fatto una semplice constatazione aritmetica più che politica. Per come è fatta la legge elettorale al Senato, nelle regioni in bilico, come Lombardia, Sicilia e Campania, la presenza della Lista Ingroia rischia di far vincere la destra, rendendo il Senato ingovernabile. Tutto qui. Nessuna proposta di patto o desistenze, parola peraltro sfortunata che evoca ambiguità inconciliabili con la linea di chiarezza voluta dal Pd. Ma soltanto la descrizione di un quadro oggettivo, rispetto al quale ognuno deve assumersi le proprie responsabilità”.
Inutile dire che se invece fossero confermate richieste di questo genere, si tratterebbe di un’azione che offende la democrazia e che tradisce una scarsa fiducia nei confronti del buon senso dei cittadini. Intanto però il rischio d’ingovernabilità a fine elezioni si fa sempre più concreto, di fronte ad un equilibrio sostanziale esistente tra almeno 4 partiti o coalizioni.