Ci sono quattro italiani tra le sei persone a bordo di un piccolo aereo scomparso dai radar mentre percorreva la tratta che porta dall’arcipelogo di Los Roques all’aereoporto Simon Bolivar di Maiquetia, scalo di Caracas, capitale del Venezuela: un tratto di appena 140 chilometri che potrebbe essere stato fatale ai passeggeri.
Le tracce del velivolo si sono perse ieri, alle 18 italiane (le 11 ora locale) poco dopo il decollo: tra i quattro italiani a bordo c’è anche Vittorio Missoni, 58 anni, amministratore delegato della Missoni Spa, figlio maggiore dello stilista Ottavio Missoni. Insieme a lui c’erano sua moglie Maurizio Castiglioni, due amici della coppia, Elda Scalvenzi e Guido Foresti, e i due piloti German Merchan e Juan Fernandez.
L’aereo scomparso dai radar è un bimotore Norman BN2 di fabbricazione britannica, di colore bianco, e sulle sue tracce si è arrivata la guardia costiera locale che ha ora sospeso le ricerche per l’arrivo del buio. Al momento non si è riusciti a trovare alcuna traccia del velivolo: le ricerche riprenderanno all’alba. L’ultimo contatto del bimotore con torre di controllo si è registrato quando si trovata a dieci miglia a sud dell’arcipelago.
Immediatamente si è attivata la Farnesina che ha reso operativi tutti i canali di informazioni in Venenzuela e il consolato italiano: con l’unità di crisi è costante il contatto con le autorità di Caracas. Sulla vicenda pesa anche una tragica coincidenza: il 4 gennaio di cinque anni fa sulla stessa tratta scomparì un bimotore con 18 persone a bordo, tra cui otto italiani, che non sono state più trovate ad esclusione del corpo del copilota.