La Chiesa Cattolica torna a parlare direttamente alla politica, chiedendo per bocca del Cardinal Bagnasco delle decisioni e delle riforme, seppur in una situazione di difficoltà, che permettano un alleggerimento delle tasse per le persone più povere, e che non smantellino lo Stato Sociale in Italia. Il welfare, i servizi ed il lavoro devono essere garantiti sempre e comunque alle fasce sociali più deboli.
Insomma più diritti e meno tasse per chi sta soffrendo in maniera particolare questa crisi economica globale: lavoratori e ceti meno agiati. La Chiesa quindi chiede di abbassare i toni e di aumentare l’educazione nel confronto politico tra i vari partiti durante la campagna elettorale, che dovrebbe concentrarsi di più sulle questioni davvero importanti. Nonostante le poche risorse a disposizione infatti, Bagnasco sottolinea come i diritti dei lavoratori ed i servizi basilari per i cittadini debbano assolutamente continuare ad essere garantiti.
A chiosare il discorso del Presidente della Cei, ci ha pensato Monsignor Mario Toso, segretario del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace. “I partiti se credono in un riformismo pieno e rispettoso delle persone, devono comprendere nei loro programmi e nelle loro agende, alcuni principi di fondo quali il diritto al lavoro, la tutela dello Stato sociale e democratico, contrastando la sua erosione, i tentativi di abbatterlo e la crescita delle diseguaglianze“.