Dovrebbe far parte della stessa partita sequestrata nei giorni scorsi dai Nas, la sigaretta elettronica esplosa tra le mani di un 25enne a Genova: il giovane non ha riportato grossi danni, ma si è recato comunque al Pronto soccorso per il forte bruciore agli occhi.
L’uomo stava inserendo nel serbatoio il liquido da vaporizzare, quando la sigaretta gli è scoppiata tra le mani: i sanitari del Galliera, dove la vittima dell’incidente si è fatta curare, affermano che si tratta del primo caso del genere. La sigaretta sarebbe ‘sfuggita’ ai sequestri effettuati nei giorni scorsi dai Nas: nel mirino delle forze dell’ordine sono finite le sigarette elettroniche ‘taroccate’, prive delle autorizzazione, spesso provenienti dalla Cina. In totale sono stati sequestrati oltre tremila kit per le sigarette elettroniche che non rispettavano le normi esistenti in materia.
Sempre oggi è arrivato anche un altro duro colpo per le sigarette elettroniche: l’Istituto Superiore della Sanità ha emesso parere negativo nei confronti di quelle che contenenti nicotina, attualmente sul mercato come alternativa alle classiche ‘bionde’. In particolare l’Iss evidenzia come non sia stata ancora dimostrata l’efficacia della sigaretta elettronica come metodologia per smettere di fumare, così come non sono ancora del tutto chiare le possibili conseguenze del suo utilizzo: “Possiamo dire che la sigaretta elettronica è meno tossica di quella tradizionale – afferma Roberta Pacifici, direttore dell’Osservatorio fumo, alcol e droga dell’Istituto -, ma non si può affermare che sia del tutto innocua”.
L’Iss ritiene inoltre che le sigarette elettroniche con nicotina debbano essere trattate come dispositivi medici con l’introduzione nelle confezioni di un foglietto con le avvertenze.