Silvio Berlusconi è tornato ieri alla trasmissione di Vespa, Porta a Porta, ed ha confermato che la prima cosa che farebbe, qualora fosse rieletto Presidente del Consiglio (punta al 40% dei consensi), sarebbe quella di togliere nuovamente l’Imu sulla prima casa, coprendo tale mancanza di entrate con l’innalzamento delle imposizioni fiscali sui giochi statali, le sigarette e gli alcolici.
Parlando della situazione economica italiana, non ha sottovalutato le difficoltà di dover operare in un contesto nient’affatto semplice. Si è detto comunque fiducioso di possedere le ricette per far migliorare la situazione degli italiani. In primo luogo andrà portata avanti con forza la voce dell’Italia in Europa, fino a quando non verrà consentito alla Bce di garantire sui debiti pubblici di tutti gli stati, come succede nelle singole nazioni con le singole Banche Nazionali. In caso contrario, lo strapotere tedesco che sta danneggiando molte delle altre economie nazionali, porterà alla rovina dell’intera Ue. Per questo il Cavaliere, pur non auspicandolo, in caso di un no indeterminato della Germania, porterebbe l’Italia di nuovo alla lira, per svalutare la moneta e far tornare competitive le nostre esportazioni. Il debito non può costare così diversamente (tassi d’interesse non omogenei nei singoli stati) nell’Ue, perchè non è equo!
Per garantirsi la forza necessaria per riuscire a modernizzare il Paese Berlusconi ha poi affermato, che, oltre all’Imu, procederebbe immediatamente ad una revisione della Costituzione, in modo da dare più potere al Governo, che, così com’è adesso, è paralizzato da procedure e burocrazie parlamentari, che gli avrebbero impedito dal 1994 ad oggi di realizzare quella rivoluzione liberale che aveva promesso.
Gli italiani crederanno ancora alle sue parole?