Silvio Berlusconi con una mossa da campagna elettorale ha portato il Pdl a togliere l’appoggio al Governo Monti, con l’obiettivo tra l’altro di ricucire immediatamente con la Lega Nord in vista delle ormai prossime elezioni politiche. Il Cavaliere per ritrovare almeno un alleato in ambito nazionale (dopo il no di Casini), è disposto anche ad appoggiare in toto la candidatura di Maroni in Lombardia, nonostante la contrarietà di Formigoni.
Intanto però i soggetti politici internazionali ed il mondo della Finanza e dell’Economia, bocciano senza discussioni il suo ritorno in campo. Mentre infatti il Presidente dell’Euro-Parlamento Schulz definisce la decisione del Cavaliere addirittura una minaccia per la stabilità dell’intera l’Unione Europea, a causa delle politiche dannose e non strutturali che riporterebbe in Italia, lo spread torna a volare e le borse crollano.
Dalla Spagna gridano nuovamente di precoccupazione, perchè la situazione scatenata dall’Italia in borsa potrebbe portare ad un rapido contagio: le due nazioni non sono nuovo allo scambio di contagi pericolosi, vista la debolezza strutturale di entrambe le loro economie.
Tornando sul fronte della politica interna, il passo indietro del Pdl potrebbe bloccare anche alcuni dei pochi provvedimenti buoni di quello che è stato il Governo Monti: l’accorpamento delle Province (salta pure stavolta!??!), il decreto sviluppo tanto decantato di Corrado Passera e la nuova legge elettorale. Quando si trattava di aumentare le tasse e di tagliare i servizi ai cittadini però, nessuno ha pensato allora di staccare la spina all’Esecutivo!