In poche ore il terremoto. Silvio Berlusconi che conferma di essere una risorsa per il Pdl, forse l’unica ancora in grado di ribaltare l’esito delle prossime elezioni che da tempo appare segnato, con il centro-destra ai minimi storici, il ministro dello Sviluppo Passera che gli risponde indirettamente alla trasmissione Agorà, giudicando il potenziale ritorno del Cavaliere, un modo per tornare indietro dal punto di vista dell’Italia, segnale che non si può far passare in campo internazionale.
Ed il seguito? Il Pdl esce dalla maggioranza che sostiene il governo tecnico di Mario Monti, stamane il decreto sviluppo che passa soltanto perchè alcuni senatori del partito di Berlusconi si astengono, ma restano presenti in aula per assicurare il numero legale, ma di certo così non si arriva a primavera. Schifani e probabilmente lo stesso Monti saliranno presto al Quirinale da Napolitano, per capire se esistono o meno i margini di manovra per andare avanti.
Il Pd parla di gesto irresponsabile, mentre la maggior parte degli esponenti del Pdl confermano che non si potrà più sostenere un governo che offende il loro “capo”. E magari così si tenterà pure un colpo di coda in campagna elettorale per recuperare consensi, facendo passare l’idea che il partito di Berlusconi ha votato tutte le leggi durissime di Monti solo perchè costretto dagli eventi, seppur sempre contrario nel merito.
Gli italiani ci crederanno ancora una volta? I fedelissimi di Silvio e parte della base sicuramente si, visto che sono già in strada a sventolar bandiere ed a inneggiare al loro leader.