Patroni Griffi dà i numeri, quelli dei precari nella pubblica amministrazione: il ministro della Funzione Pubblica, durante un’audizione alla commissione Lavoro della Camera, afferma che ci sono 260mila precari nella P.a. e che non sarà possibile stabilizzarli tutti. Il ministro precisa che in particolare nella scuola ci sono 130mila precari, tra sanità ed enti locali 115mila e nelle amministrazioni centrali 15mila.
Filippo Patroni Griffi parla anche degli esuberi previsti dai tagli inseriti nella spending review: in totale dovrebbero essere 7.300, con il taglio delle piante organiche che dovrebbe toccare altri 3.300 impiegati, oltre ai 4.028 emersi dal primo decreto. Il ministro ha spiegato che tra il personale in esubero chi avrà acquisito entro il 2014 i requisiti per andare in pensione precedenti alla riforma Fornero potrà farlo con le vecchie regole.
Ma è soprattutto il fenomeno del precariato sul quale si è soffermato il responsabile del dicastero della Funzione Pubblica spiegando che si tratta di un “problema accumulatosi negli anni’ che non può essere risolto in pochi mesi con una stabilizzazione di massa di questo personale anche perché il rischio è “un blocco della assunzioni di giovani per molti anni”. Per porre un argine a tale situazione, il governo pensa, come spiega in commissione Lavoro Patroni Griffi, a “mandare a regime una norma varata dal precedente esecutivo, con una riserva di posti costante nei concorsi per il personale con contratto a termine che abbia maturato esperienza triennale nella Pubblica Amministrazione”.
Inoltre il governo sta valutando la possibilità per le pubbliche amministrazioni di rinnovare i contratti di lavoro a termine anche oltre il termine dei 36 mesi previsto e per questo è stato dato mandato all’Aran di individuare un accordo quadro.