“Si è ucciso perché lo prendevano in giro per lo smalto sulle unghie e perché era omosessuale”: è la denuncia fatta da un amico del quindicenne di Roma che si è impiccato l’altro giorno con una sciarpa nella sua abitazione. Stanco delle offese, non ce la faceva più a sopportare le continue prese in giro dei compagni di scuola: battute dure, sgradevoli, che hanno esasperato il liceale, fino a fargli prendere la decisione di togliersi la vita.
L’altro giorno quella che è probabilmente l’ultima goccia: si presenta a scuola con lo smalto sulle unghie e oltre agli sfottò dei compagni, subisce anche il rimprovero di un insegnante. Troppo per il ragazzo: poche ore dopo essere tornato a casa, ha legato la sciarpa alla scala interna, si è stretto l’altro capo al collo e poi si è lasciato cadere giù.
La morte è stata istantanea ed è probabile che alla scena abbia assistito anche il fratello più piccolo che è ancora sotto choc. Il cadavere è stato trovato il padre, mentre un amico ha raccontato quale potrebbe essere stata la motivazione di un gesto così assurdo: una telefonata all’Help Gay Line per raccontare le sofferenze del quindicenne, che sarebbe stato considerato ‘diverso’ perché gli piaceva andare in giro truccato e per questo era deriso da molti dei suoi compagni di scuola.
Non si sa, e onestamente non è così importante, se il giovane fosse realmente omosessuale: probabile però che quei ripetuti insulti siano stati alla base del suo gesto. La polizia sta indagando sul suicidio: gli inquirenti hanno ascoltato i familiari del ragazzo e poi sequestrato telefonino e computer. A casa non è stato trovato alcun biglietto, ma gli investigatori sperano di trovare in rete qualche traccia per arrivare a capire se ci possa essere qualche responsabilità nel gesto di un ragazzo che ha preferito la morte ad una vita in cui non si fa fatica a non etichettare come diverso chi non si uniforma ai canoni della maggioranza.