Rivoluzione condomini: la commissione Giustizia del Senato ha, infatti, approvato senza alcuna modifica rispetto alla Camera, i 31 articoli che costituiscono la disciplina dei regolamenti di condominio. Le nuove norme prevedono novità importanti che puntano a mettere un argine alle liti condominiali e a prendere le decisioni in maniera più agevole.
Uno dei punti più importanti contenuti nella riforma dei condomini riguarda gli animali: da oggi il regolamento condominiale non potrà più vietare di possedere o detenere animali domestici. Una definizione nella quale il Parlamento ha inteso comprendere, pur non modificando l’articolo per evitare un nuovo passaggio alla Camera, tutti gli animali di compagnia.
Altro nodo importante del nuovo regolamento è quello relativo al riscaldamento: con la riforma approvato, un condominio potrà staccarsi dall’impianto centralizzato senza dover avere il parere favorevole dell’assemblea. Rimangono comunque alcuni paletti, come la necessità di non creare pregiudizi agli altri e l’obbligo di pagare la manutenzione straordinaria dell’impianto condominiale. Nei 31 articoli ci sono novità anche per le barriere architettoniche: la loro eliminazione o la messa a norma potrà essere decisa con la presenza in assemblea dei condomini che rappresentano un terzo dei millesimi totali. In questo caso, basterà il voto favorevole della maggioranza dei presenti per approvare i lavori.
La riforma interviene anche sulla destinazione d’uso dei locali comuni: il cambio dovrà aver il sì dei quattro quinti dei condomini. Inoltre si potrà decidere di creare un sito internet del condominio, ad accesso individuale e protetto, per consultare gli atti e i rendiconti mensili. Infine, gli amministratori dovranno avere conseguito la maturità, frequentare un corso di formazione e avere una polizza individuale di responsabilità civile, il cui costo sarà a carico dei condomini.