Addio carta: dal prossimo anno in classe si studierà solo sugli eboook. La scuola italiana prova a modernizzarsi con l’introduzione del libro di testo digitale prevista dal decreto sulla crescita, entrato in vigore due settimane fa. Una rivoluzione già approvata con le riforme precedenti, ma che fino a questo momento non è riuscita a prendere corpo: ora il ministero dell’Istruzione prova a mettere in atto il passo decisivo con l’obiettivo di far tirare un po’ il fiato alle tasche delle famiglie italiane, sulle quali pesa non poco l’acquisto dei libri di testo.
Da tempo genitori e associazioni dei consumatori lamentano gli elevati costi dei libri di testo: un giro di affari di 649 milioni di euro all’anno, che equivale quasi al 20 per cento del mercato editoriale. Ecco perché negli anni ci sono state varie promesse di abbattere tale spesa, senza però riuscire ad arrivare a nulla di concreto: lo stesso sistema misto cartaceo-ebook che sarebbe dovuto entrare in uso quest’anno è stato più volte criticato dai genitori, in quanto avrebbe portato un aggravio della spesa, affiancando quella per i tradizionali libri a quella per i cd-rom allegati.
Dal prossimo anno però si cambia rotta: le scuole superiori dovranno datarsi di libri di testo digitali e potranno utilizzare la versione mista solo se le appendici potranno essere acquistate in rete separatamente dai volumi di base.Inoltre gli insegnanti potranno cimentarsi con la creazione di loro libri di testo digitali che potranno poi vendere agli alunni.
Importante per la buona riuscita della rivoluzione sarà però l’impegno del ministero nella digitalizzazione delle scuole: il tablet dovrà essere acquistato dalla famiglie, ma il suo costo unito a quello dei libri non dovrà superare il tetto inserito dalla legge per i soli testi. Inoltre per le famiglie più bisognose, ci sarà la possibilità di chiedere il tablet in prestito alla scuola che sarà obbligata a darlo.